Non permetterglielo, cavolo!

 “Tanta gente lungo il cammino, qualunque cosa sia quello a cui aspiri, ti dirà che non si può fare. Tutto quello che serve è l’immaginazione. Tu sogni. Tu pianifichi. Tu arrivi. Ci saranno ostacoli ci saranno dubbi. Ci saranno errori. Ma col duro lavoro, con la tua convinzione, con la stima e la fiducia di te stesso e di coloro che sono intorno a te, non ci sono limiti”.

Michael Phelps con Alan Abrahamson

Quante volte ti è capitato di trovarti alla presenza di persone negative, sabotatori, “specchietti retrovisori”, ladri di sogni e burattinai?

Sì, gli specchietti retrovisori. Non quelli delle macchine, però. Gli specchietti retrovisori sono quelle persone che ti ricordano costantemente il passato (e per passato non intendo certo il giorno della tua prima comunione).

Capita. Ci sono, e a tutti i livelli.

Se hai un progetto in mente: “Non è il momento giusto, il mercato è saturo, non sei all’altezza, non hai la struttura giusta, ti ricordi quella volta che…”.

Se stai facendo di tutto per rimetterti in gioco: “Se fosse una buona idea, lo avrebbero fatto già altre personeil 95% delle aziende fallisce entro i primi 2 anni, occhiostai con i piedi per terra”.

Ovviamente non sempre è così. Devo dire che oggi sono circondato da persone positive (che ho scelto e che condividono i miei progetti) che incoraggiano piuttosto che allontanare. Ma ecco che, appunto, ci vuole una scelta, quella di scegliere i compagni di viaggio.

Le persone delle cinque categorie sopra citate s’infiltrano nella vita altrui come fossero agenti speciali. Mi sembra di sentirli. Sabotatore a specchietto retrovisore: “Mi senti?”. “Forte e chiaro”. “Ok, attacchiamo adesso!”.

Chi sono? Ma, soprattutto, chi sono per dire a te “non puoi!”?

Ci hai mai pensato veramente? I giudizi degli altri ci toccano, ed è anche normale. È la conseguenza della riprova sociale e dell’ignoranza collettiva.

In mancanza di un modello comportamentale, infatti, tendiamo ad assumere lo stesso atteggiamento di chi abbiamo intorno (ritenendolo inconsciamente corretto). Parlo del classico esempio della persona sdraiata a terra: chi è? Prova a pensarci: cammini e vedi una persona sdraiata a terra. La primissima cosa che fai qual è? Ti guardi intorno, certo. Vero? Potrebbe essere un ubriaco o una persona che sta male. Allora ti guardi intorno e osservi gli altri.
Ed ecco generalmente come reagisci, facendo quello che fanno gli altri che, senza saperlo, stanno facendo la stessa cosa. Come quando capita di sentire qualcuno che dice: “C’erano tante persone intorno e nessuno ha mosso un dito“. Pensi davvero che le persone siano così cattive? Io non credo. Al contrario! Semplicemente in quei casi sarebbe bastato che una persona fosse intervenuta e tutti gli altri l’avrebbero seguita. Ecco la riprova sociale, ecco il fenomeno dell’ignoranza collettiva (non l’ho inventato io, è un fenomeno conosciuto in sociologia e ampiamente spiegato).

Ecco perché i giudizi degli altri fanno male. In mancanza di un modello comportamentale crediamo che quello assunto da altri sia quello giusto (inconsciamente, è ovvio). Questo, però, accade solo in coincidenza con un’altra condizione: quella nella quale tu non hai il controllo della tua situazione. E se non hai il controllo, le persone delle categorie di cui sopra hanno campo libero per farti del male.

Quante volte un tuo progetto, una tua iniziativa, una tua idea è stata bloccata o rallentata dai giudizi altrui?

Quando le persone non sanno fare qualcosa, lo dicono a te che non la sai fare“, come dice Will Smith in una scena tratta dal film “Alla Ricerca della Felicità”.

Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto! Chi sono loro per dirti che non puoi farlo?

Quando hai un progetto in mente, quando hai un sogno, devi proteggerlo.

Quando dicono a te che non puoi farcela, è perché loro non possono farcela o perché non vedono quello che vedi tu. Non lasciare che mandino all’aria la tua motivazione, la tua autostima. Che mandino all’aria i loro di progetti, non i tuoi!

Non permetterglielo cavolo!

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it