Pensa Vincere/Vincere

 “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. ( Confucio )

 Vincere/Vincere. Non si tratta di una semplice parola ripetuta con uno slash in mezzo, per fare scena, ma di una disposizione di mente e cuore che ricerca costantemente il reciproco beneficio in tutte le interazioni umane. Il paradigma “vinco/vinci” significa che gli accordi o le soluzioni trovate portano reciproco beneficio e biunivoca soddisfazione. Con la soluzione “vinco/vinci” tutte le parti sono soddisfatte della decisione e si sentono impegnate nello stesso piano d’azione.

Vinco/vinci, dunque, non è una tecnica, è invece la strategia di relazione umana più potente della storia del mondo. E anche se è nota da migliaia di anni, ed è stata prescritta da leader spirituali come Confucio e Buddha ancor prima di Gesù, è un principio valido ancora oggi.

Vinco/vinci si basa sul paradigma “c’è posto per tutti”: il successo di una persona non si raggiunge a scapito degli altri. Questo è il grave errore commesso da molti imprenditori i quali, di contro, sembrano preoccupati per la scarsa collaborazione che ricevono dai loro dipendenti.

Vinco/vinci non è altro che uno dei paradigmi della già citata interazione che, se non osservato coscienziosamente, determina una grave disfunzione sia produttiva sia umana. In altre parole, quando in un’azienda (o in famiglia o in un’organizzazione sociale) vi sono riluttanza alla cooperazione e una comunicazione di tipo aggressiva-difensiva, è segno che il famoso conto corrente emozionale è completamente in rosso ed ha generato un diffuso clima di sfiducia.

Quando abbiamo creato le nostre aziende, avevamo un sogno, una meta, e siamo stati bravi a trasfondere le nostre idee, ricevendo piena condivisione dai nostri collaboratori. Ma oggi, perché non ci fermiamo un attimo a riflettere sulla situazione attuale? Siamo cresciuti. Forse siamo diventati anche uomini di successo; ma ci siamo mai chiesti se, anche a loro, a quelle persone che ci hanno consentito di arrivare dove siamo, abbiamo dato la possibilità di crescere almeno un po’; non soltanto in termini economici, ma anche e soprattutto sotto il profilo professionale, personale e umano?

Se cresciamo noi, quindi vinciamo, devono crescere e vincere anche i nostri collaboratori, facendo bene attenzione a non metterli in competizione tra di loro. Il prezzo del successo di un singolo non deve essere pagato con il fallimento dei tanti. Non si può chiedere a un fiore di crescere, mentre innaffiamo solo la nostra pianta.

Ora vediamo gli altri due paradigmi:

Vinco/perdi

Vinco/perdi rappresenta l’approccio autoritario: “Io ottengo il mio scopo; tu non ottieni il tuo”. Le persone che osservano il paradigma “vinco/perdi” sono, in realtà, egoiste e propense a utilizzare la loro posizione di potere, le credenziali, i beni materiali o la forte personalità, per ottenere i propri scopi.

Perdo/Vinci

Perdo/vinci è peggiore di “vinco/perdi”, perché non ha alcun criterio: nessuna richiesta, nessuna aspettativa, nessuna visione, nessun sogno. Quelli che pensano in termini di “perdo/vinci” sono di solito pronti a compiacere o a mettere pace a qualsiasi costo. Le persone fedeli al paradigma “vinco/perdono” preferiscono quelle inclini al “perdo/vinci”, perché possono approfittarne. Amano le loro debolezze: ne traggono vantaggio.

Attenzione, però, che le persone “perdo/vinci” covano moltissimo risentimento; e il risentimento non muore mai: presto o tardi tornano a colpire nei modi più pericolosi.

Questo gli imprenditori più avveduti lo sanno.

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

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