Eco-Manager “6 consigli”.

         Lo straordinario sviluppo tecnologico degli ultimi anni ha portato a una delle fasi più complesse della storia in cui le difficoltà del mercato spingono le piccole aziende, gli esercizi commerciali e i liberi professionisti a un bivio: rintanarsi, come il nostro pesce pagliaccio nel guscio dell’anemone (vedi articolo precedente), ossia nelle proprie convinzioni e aspettare, sperando che la bufera passi; oppure adeguarsi velocemente ai nuovi scenari, imparando a codificarne regole e comportamenti e abituandosi alla loro mutevolezza. In fondol’unica cosa certa è che nulla rimane uguale”.

Il risultato più evidente, di questa trasformazione epocale che stiamo vivendo, è che tutti hanno paura. Ma la paura immobilizza! Di conseguenza, le abitudini sociali stanno cambiando, compreso quelle di acquisto. Ognuno è meno predisposto ad acquistare, in un mondo sovraffollato di informazioni e offerte, per paura di sbagliare. Perciò non è più possibile aspettare che il cliente venga da noi, ma dobbiamo andare noi alla sua ricerca. Ovviamente non è facile perché si tratta di sradicare una cultura che ha radici ben profonde.

Facciamo un esempio. Se il signor Mario, fino a qualche anno fa, aveva soldi sia per la vacanza estiva sia per l’acquisto di un’auto, la ridotta potenzialità di spesa a sua disposizione per beni voluttuari, a seguito della crisi, l’ha portato a dover giocoforza a operare una scelta. Solo chi sarà più bravo, tra il concessionario d’auto e l’agenzia viaggi, a intercettare i suoi bisogni e a farli confluire verso i propri prodotti, riuscirà a conquistarlo come cliente. La polarizzazione del mercato, tra i piccolissimi imprenditori e le grandi aziende multinazionali, sta amplificando il gap culturale ed economico che separa questi due estremi.

Che cosa fare? Vediamo insieme alcuni consigli:

Credi in te stesso . A ognuno di noi è capitato pensare di non potercela fare o che sia impossibile cambiare il proprio carattere. Questi pensieri rappresentano delle vere e proprie zavorre che impediscono di crescere. Possediamo potenzialità di cui neanche immaginiamo l’esistenza; e l’unico modo per scoprirle è quello di credere in noi stessi, provando a fare cose con la vera intenzione di riuscirvi e cercando di superare i nostri limiti.

Abituati al cambiamento. Abituarsi al cambiamento vuol dire rompere le abitudini; in particolare quelle dannose. Significa forzarsi un po’ e provare a fare le cose in maniera diversa; come, ad esempio, scrivere ogni tanto con la mano sinistra o camminare all’indietro.

Cambia punto di vista. Prova a metterti nei panni di qualcun altro: di un bambino, di un adolescente, di un musulmano, di un politico o di un medico. Serve a vedere le cose con i suoi occhi e a cambiare prospettiva. Questo esercizio ti aiuterà a prendere decisioni e a muoverti in maniera diversa e più oggettiva.

 Impara a chiedere aiuto. Chiedere aiuto è una dimostrazione di forza e non di debolezza. La forza di chi conosce i propri limiti e li vuole migliorare. C’è un vecchio detto che recita “Se smetti di imparare, cominci a invecchiare”.

 Pensa in grande. Quando sogni, o immagini qualcosa, fallo senza porti dei limiti, senza pensare alle difficoltà o alle restrizioni che ci sono o che incontrerai, senza pensare alle risorse che ti mancano o a ciò che ti ostacola. Pensa come se avessi una quantità illimitata di soldi da spendere.

 Cura te stesso. Tu sei la risorsa più importante della tua azienda e della tua attività. Cura te stesso. Non solo fisicamente. Fai formazione, studia, dedica del tempo a fare ciò che ti piace e non farti dissuadere da niente e da nessuno. Ricarica le batterie. Solo così potrai aiutare anche gli altri.

 Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it