Siamo al giro di boa, ma non tutti…

Lasciamo stare il budget, interessiamoci a migliorare le persone. Le persone migliori supereranno ogni budget.

 

Siamo al giro di boa ma, per essere sicuri di farcela, è importante posizionarsi nella fascia alta del cambiamento; cioè aver capito che non è più soltanto una questione di crisi, ma è in atto un grande cambiamento.

Quindi, ho esordito subito con una provocazione, dicendo che  siamo alla svolta del “giro di boa”, ma ho anche avvertito tutti i capi d’azienda, i professionisti e i giovani imprenditori presenti, che ciò non sarà possibile per tutti, suscitando in loro curiosità e anche una certa ansia di capire come e chi ce la potrebbe fare.

Vediamo allora chi ce la può fare, a patto che metta in atto alcune azioni mirate.

  • Vogliamo essere normali o vogliamo che la nostra impresa continui a vivere anche nel futuro?

Il 50% delle attività sparirà nei prossimi 10 anni. Essere normali non basterà a salvarci. Dobbiamo essere speciali!

 

  • Non c’è la faranno tutte quelle persone che “si sono sedute” in attesa che la crisi passasse, invece di fare le cose che ognuno sapeva, andavano fatte, ma che ha preferito rimandare: azioni a costo zero, come partecipare a corsi formativi, leggere un libro, ascoltare un video formativo ecc…

 

  • Spingiamo le persone oltre i propri limiti

Dovremmo portare al successo le nostre persone, se vogliamo dare un futuro alla nostra impresa. Il prodotto, il customer care, il prezzo, ecc., non bastano più. Qualcuno pensa di salvarsi con il marketing o altre cose, ma la differenza la fanno le persone con la loro motivazione, appartenenza, passione, determinazione. Il miglior prodotto, con un’ottima assistenza e con un perfetto marketing, gestito da persone demotivate, fragili e senza equilibrio personale, non basterà a salvare l’azienda.

 

  • Tom Peters, autore di “Alla ricerca dell’eccellenza”, ha scritto: “La strategia n°1, la più importante per competere e massimizzare i profitti nel lungo termine, è far crescere le persone. Questo è anche il dovere morale del leader. L’impresa al top è un luogo gioioso, emozionante, vitale, innovativo, creativo, che favorisce il massimo sviluppo delle persone per servire gli altri”.

 

  • Esistono 2 modi di vedere la cosa: il vecchio e il nuovo paradigma

La vecchia scuola sostiene che il fine dell’impresa sia il business e che i dipendenti servano a perseguire il profitto. La nuova scuola sostiene che business e persone sono sullo stesso piano. Facciamo crescere le persone e faremo crescere il nostro business.

 

  • La ricetta per far crescere le persone parte dalla consapevolezza dell’imprenditore e della dirigenza:
  1. a) La responsabilità è nostra;
  2. b) Dobbiamo metterci in discussione per primi e dobbiamo essere i primi a cambiare;
  3. c) La crescita personale è alla base del successo. I primi che devono andare a scuola, siamo noi;
  4. d) Il coraggio di decidere e di passare all’azione, costi quel che costi.

 

  • Inseguiamo un grande scopo, anche se all’inizio ci fa paura, siamo attratti da chi insegue l’impossibile.

 

  • Siamo sintonizzati su ciò che vuole la gente? Pensiamo a qualcuno che vorremmo reclutare. Che cosa desidera ardentemente? Come potremmo metterci al suo servizio? Quali sono i suoi sogni?

 

  • Costruiamo un’organizzazione, dove gli altri possano realizzare i loro sogni. Che cosa dobbiamo offrire:
  1. a) Prepariamo un piano di crescita personale e professionale per tutti.
  2. b) Meritocrazia: chi lavora bene in azienda, viene premiato.
  3. c) Un sistema di valori elevati.
  4. d) La possibilità di poter interagire con i migliori.

 

  • Non dimentichiamoci dei leader che già abbiamo

In azienda, ogni persona di spessore dovrebbe avere un progetto.

Dobbiamo cercare di capire il sogno o il progetto del nostro collaboratore o, in alternativa, proporre noi un progetto che potrebbe motivarlo; quindi, farglielo desiderare e far sì che lo ottenga.

 

  • Cerchiamo di avere un buon leader per la nostra squadra

Facciamo crescere lui/lei per primo/a. Scegliamo le persone giuste per la nostra squadra (possiamo far cambiare chiunque, ma se partiamo da una buona base, faremo meno fatica…). Lasciamo stare il budget, interessiamoci a migliorare le persone. Le persone migliori supereranno ogni budget.

 

  • L’esempio è la cosa migliore da sempre: predicare bene e razzolare male, non ha mai funzionato!

 

  • Il Contagio è un meccanismo potentissimo e funziona sia in positivo sia in negativo; per cui attenzione a dare il buon esempio per non fare contagio negativo. Noi scegliamo le persone al 49% per le competenze e al 51% per le attitudini, i valori, il carattere, ecc. A una bella persona possiamo insegnare qualunque mestiere; a una persona con un brutto carattere, faremo molta fatica.

 

Compito del leader è creare le condizioni affinché le persone possano diventare più di quello che siano mai state, più di quello che sognavano di diventare. Il leader ha il dovere morale di far crescere le persone.

 

 

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it