Il “segreto della vita”
C’è una storia degli antichi greci, sugli albori del mondo, secondo cui gli déi, riuniti sul Monte Olimpo, dopo aver creato la terra, l’uomo, gli altri animali, le creature del mare, le piante e i fiori e ogni essere vivente, avevano ancora una cosa da fare: nascondere il segreto della vita, dove potesse essere trovato solo quando l’uomo non si fosse evoluto e avesse raggiunto quello stadio di consapevolezza per cui sarebbe stato pronto a venirne a conoscenza.
Gli déi discussero a lungo sul luogo in cui dovesse essere nascosto il segreto della vita.
Uno di loro propose di nasconderlo sulla montagna più alta, così l’uomo non l’avrebbe mai trovato; ma un altro replicò che, avendo creato l’uomo fornendolo di curiosità e ambizione insaziabili, prima o poi, avrebbe scalato anche la montagna più alta e l’avrebbe trovato. Allora un altro suggerì di nasconderlo nel più profondo degli abissi oceanici, e un altro ancora obiettò dicendo che avevano dotato l’uomo anche di un’immaginazione illimitata e di un ardente desiderio di esplorare il mondo; quindi, presto o tardi, sarebbe riuscito a raggiungere qualsiasi profondità marina.
Finalmente l’unico, di loro, che non aveva ancora parlato, disse: “Nascondiamolo nell’ultimo posto in cui l’uomo potrebbe pensare di guardare. Un luogo, dove giungerà soltanto dopo aver esaurito ogni altra possibilità e che troverà solo quando sarà pronto”. “E dove sarebbe questo posto?”, chiesero gli altri dèi. “Lo nasconderemo nel profondo del suo cuore”. E così fecero.
Per cinquemila anni di storia documentata, i più saggi di ogni civiltà, uomini o donne che fossero, si sono messi alla ricerca del “segreto della vita”, della chiave che avrebbe permesso loro di scoprire l’immenso tesoro costituito dal potenziale che giace all’interno di ogni essere umano. Sono state istituite fratellanze, società segrete, comunità dedite allo studio della mente. Molti hanno passato la propria vita in comunità religiose, monasteri e ordini segreti, dove hanno ricevuto qualche indizio su quel grande segreto.
Negli ultimi cento anni sono stati fatti più progressi, verso la scoperta di questo segreto, di quanti ne siano stati compiuti durante tutti i secoli precedenti della storia umana.
Il segreto della vita, chiave di salute, felicità e prosperità per tutti noi, è stato scoperto in ciò che oggi definiamo mente superconscia.
Come abbiamo ricordato in un precedente articolo, la mente conscia ha la funzione di identificare, confrontare, analizzare e decidere quali informazioni immettere. La mente subconscia immagazzina e recupera le informazioni e obbedisce ai comandi della mente conscia, formando così il nostro autoconcetto che determina ciò che produciamo nella vita; mentre la mente superconscia opera al di fuori e al di là di entrambe.
Napoleon Hill si riferiva a questo potere come intelligenza infinita, che concepiva come il magazzino universale di conoscenza e la fonte di ogni immaginazione e creatività. Sosteneva che l’abilità di accedere a questa intelligenza era una parte centrale del grande successo ottenuto da centinaia di uomini e donne di successo che aveva intervistato nel corso degli anni.
Durante la nostra vita usiamo molte volte la mente superconscia, anche se in modo casuale e fortuito. In effetti, molto di ciò che abbiamo realizzato, può essere ricondotto all’uso accidentale di questo potere. A tutti può capitare di avere una buona idea per un nuovo prodotto, o servizio, e di metterla da parte. Poi, dopo un po’ di tempo, qualcuno, in un’altra azienda, presenta lo stesso prodotto o servizio che aveva pensato prima un altro, e ne ricava una fortuna. Questo è un esempio di come opera la mente superconscia.
La differenza, tra le due persone che hanno avuto la stessa idea, sta tutta nel livello di fiducia in se stessi; ossia nella capacità di riuscire a concretizzare la propria intuizione. Infatti, la prima persona l’ha solo pensata e messa da parte. La seconda, invece, l’ha pensata e resa concreta.
A causa dei condizionamenti che subiamo sin dall’infanzia, tendiamo a ignorare le nostre idee, dando per scontato che non valgono un granché, mentre, al contrario, potrebbero cambiare la nostra vita. Vediamo di saperne di più.
- La mente superconscia è la fonte della creatività. Tutto ciò che è arte, musica, letteratura ecc., proviene dalla mente superconscia. E’ alla mente superconscia che si devono ogni invenzione e rivoluzione scientifica.
- La mente superconscia è la fonte di ogni ispirazione, motivazione e di tutto l’entusiasmo che si prova, quando si viene sollecitati da una nuova idea o possibilità. E’ la fonte di ogni idea, intuizione o illuminazione: la “vocina silenziosa” interiore.
- Quando la mente superconscia si occupa di un problema o di un obiettivo, ha accesso a tutte le informazioni memorizzate nella mente subconscia. Può attingere da qualsiasi cosa sia stato imparato o vissuto.
- La mente superconscia ha inoltre accesso a conoscenze e informazioni provenienti dall’esterno, che vanno oltre la nostra esperienza personale.
Essa, però, ha bisogno di obiettivi chiari e definiti, ma soprattutto ha bisogno di affermazioni positive. Quando abbiamo degli obiettivi precisi e dei progetti dettagliati, sostenuti da un atteggiamento mentale positivo e da una tranquilla e fiduciosa aspettativa di sicuro successo, si attiva la nostra mente superconscia per farci ottenere tutto quello che desideriamo nella vita.
Quando pensiamo, visualizziamo e crediamo in modo positivo, siamo propensi a fare e dire la cosa giusta al momento giusto e in qualsiasi circostanza. E’ allora che sprigioniamo il nostro potenziale di salute, felicità e prosperità.
Niente accade per caso. Tutto avviene in conseguenza di leggi e principi naturali ben definiti, che noi spesso ignoriamo.
Giovanni Matera
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