Il cruscotto della nostra azienda
Guidare un’azienda è come governare una nave al cui comando vi sono due figure: il comandante, colui che sceglie e traccia la rotta, e il pilota il quale conduce la nave a destinazione seguendo le indicazioni del capitano.
Nelle piccole e medie aziende, di solito, queste due figure sono racchiuse in una sola persona: l’imprenditore. I due compiti principali di un imprenditore sono: gestire gli aspetti tangibili e gli aspetti intangibili dell’azienda.
Adesso proviamo a pensare a un qualcosa che aiuti l’imprenditore a svolgere meglio queste due importanti mansioni. Immaginiamo il cruscotto della nostra auto con i vari segnalatori e spie luminose pronte a segnalarci costantemente le condizioni, la velocità, le eventuali anomalie o guasti del veicolo; quindi, proviamo a creare il nostro “cruscotto” aziendale che dovrebbe tenere sistematicamente sotto controllo la nostra azienda.
Aspetti tangibili: La liquidità, il fatturato, il punto di pareggio rispetto al budget, le condizioni di mercato, l’utile, le riserve e il patrimonio.
Aspetti intangibili: La motivazione delle risorse umane, la condivisione di una meta comune, la soddisfazione della clientela, la reputazione dell’azienda.
Gli imprenditori delle PMI italiane che fanno buoni utili, realizzano questo scopo seguendo cinque principi che sono alla base del successo finanziario di un’impresa:
- Misurano gli aspetti finanziari senza giustificarli
Se non si conoscono gli utili ottenuti nel mese appena trascorso, come si può correre ai ripari, in caso di perdita? Se la nostra azienda sta perdendo soldi, lo dobbiamo sapere in tempo reale, così da poter tempestivamente intervenire e rimediare a ciò che non funziona. Non possiamo saperlo a posteriori o in sede di bilancio, né delegare il commercialista. Siamo noi che dobbiamo avere il costante controllo della situazione.
- Trattano tutti i costi come fossero degli investimenti e pretendono un ritorno economico da ogni spesa
Paragoniamo i soldi a dei fagioli. Se abbiamo investito un certo numero di fagioli in un’attività, quanti fagioli in più sono rientrati? I fagioli non si materializzano magicamente in più fagioli. Quello che fa rientrare più fagioli di quanti ne siano usciti, è la produzione e l’operosità del personale dell’azienda e quanto saggiamente siano stati investiti i fagioli dell’azienda.
- Lottano contro l’inesorabile crescita dei costi fissi
Il primo sintomo di un’azienda che comincia a essere inefficiente dal punto di vista finanziario, è dato dal fatto che i saldi dei conti bancari iniziano a calare, oppure ci si trovi ad aver bisogno del denaro delle banche per la gestione ordinaria (stipendi, fatture, fornitori) o per pagare eventuali dividendi agli azionisti.
- Accantonano una parte del denaro che incassano
Ebbene ricordare che, noi e la nostra azienda cercheremo sempre di spendere tutto il denaro che guadagniamo. Costituiamo invece dei sistemi che, pur apparendo simili a una spesa, sottraggono alla vista una parte del denaro che gira in azienda. E’ in questo modo che accantoneremo delle buone riserve.
- Il denaro va gestito da una persona singola e non da un gruppo di soci o manager
Questo è forse uno dei fattori più importanti che riguardano la gestione finanziaria di un’azienda. Facciamo in modo che sia una sola persona a gestirne le finanze, anche se vi sono più soci. In caso d’incertezza nella scelta, scegliamo quella persona che ha una miglior gestione finanziaria personale.
Certamente esistono cose molto più importanti degli aspetti economico-finanziari: la passione, ad esempio, l’eccellenza, il prodotto, il rapporto con i nostri collaboratori, la nostra famiglia, l’etica, i valori… Ma per quanta passione e per quanta etica o valori noi possiamo metterci, nel mondo di oggi, se non prestiamo attenzione alla gestione del denaro, finiamo a gambe all’aria!
E allora, se ancora non l’abbiamo, corriamo in azienda e, insieme ai nostri più stretti collaboratori, costruiamo il nostro cruscotto aziendale.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.giovannimatera.it