Fare impresa in dieci passaggi

“Se un’idea non è assurda, pazza o furiosa, allora per quell’idea non c’è speranza.” Albert Einstein.

Caro Amico imprenditore, credo che quando hai deciso di intraprendere la tua attività, avevi sicuramente, come me, il desiderio di non dipendere da nessuno e di non lasciare ad altri il tuo futuro lavorativo. Hai deciso, come me, di metterti in gioco e affrontare un percorso di cambiamento radicale che sicuramente ti spaventava. Affrontare il cambiamento, infatti, significa lavorare sulla nostra crescita personale e professionale, formando noi stessi per fare in modo di essere all’altezza di un mondo in continua evoluzione. Quindi i passaggi da compiere sono:

Il coraggio di osare, scegliere cosa cambiare, scoprire cosa ci blocca, quale area della vita deve essere migliorata. Creiamo il nostro piano d’azione valutando i pro e contro sapendo che il pensiero teorico non potrà mai sostituire l’azione. Prediligiamo il fine, ci abbiamo provato e non ci siamo riusciti, non piangiamoci addosso, impegniamoci affinché il nostro obiettivo venga raggiunto.

Il sogno. Importante è smetterla di inseguire i sogni altrui e iniziare a inseguire i sogni propri: sogni che ci fanno ardere di passione, sogni che ci tolgono il respiro. L’idea imprenditoriale è una sintesi d’insieme di riflessioni, esperienze, stimoli e aspirazioni e, al tempo stesso, il cuore del progetto. L’innovazione non deve necessariamente essere di carattere radicale, ma anche di carattere incrementale, ovvero non rivolta al prodotto ma a come erogare il prodotto stesso o sull’organizzazione dell’impresa garantendo così una maggiore competitività.

Strategia, costruire un sistema dove sarà il potenziale cliente (contatto caldo), già informato sul tuo prodotto, a contattarti. I prodotti o servizi che funzionano bene sono quelli che danno un reale valore aggiunto e risolvendo meglio i problemi rispetto alla concorrenza.

Costruiamo le Nostre Armi, mettiamo in campo ogni strategia utile perché l’impresa raggiunga il successo. Non esistono segreti per diventare imprenditore di successo, ci sono però numerosi accorgimenti, attenzioni, obiettivi cui un imprenditore può puntare prima di concentrarsi sull’obiettivo principale. Inseguire il sogno sarà l’arma più efficace e anche il nostro carburante.

Organizzarsi prima di partire, spetta all’imprenditore il compito di organizzare i mezzi e i lavoratori nell’esercizio dell’impresa. Scegliamo persone che condividano i nostri ideali e che abbiano una formazione eccellente soprattutto indirizzata al miglioramento continuo.

La pianificazione. Diventare imprenditore non è una passeggiata. Quando ci sembrerà di percorrere una strada in salita, ricordiamoci di questo: le persone di successo cadono e falliscono molto più spesso di quelle prive di successo. Ricordiamoci che diventiamo quello che pensiamo per la maggior parte del tempo, ecco perché il focus delle persone di successo è l’orientamento alla soluzione e alla ricerca di come aggirare il problema e superarlo. Il mio personale consiglio è fermarsi a ogni tappa per festeggiare i propri successi.

Il budget previsionale o business plan, è quello strumento che ti permette di analizzare la struttura dei costi e ricavi della nostra azienda, di programmare il futuro aziendale e di monitorare le differenze che si sono verificate rispetto a quello che avevamo previsto. Inoltre, è lo strumento di valutazione delle banche dei progetti futuri: se non hai una situazione analitica chiara di ciò che dovrai fare, nessuna banca sarà disposta ad ascoltare le tue ragioni.

Controllo di gestione. Si tratta di un sistema operativo per guidare la gestione verso il conseguimento degli obiettivi stabiliti durante la fase di pianificazione. L’imprenditore moderno controlla costantemente la sua gestione aziendale e fa in modo che i suoi obiettivi strategici vengano monitorati costantemente, per capire quali sono le aree di miglioramento e le strategie da cambiare.

Il Cash flow ci dice del destino dei nostri investimenti. Non basta sapere che le entrate sono superiori alle uscite, ma devono esserlo in dato periodo: un giorno, una settimana, un mese. Se acquisto a 60 giorni e vendo a 120/180, è chiaro che la mia azienda andrà sicuramente in stress di liquidità. Calcolare il cash flow significa controllare effettivamente quanti soldi hai in cassa, inoltre è il cardine della nostra attività. Se siamo a corto di contanti, il nostro business è destinato a fermarsi.

Bilancio e contabilità devono essere discussi da noi, con i nostri collaboratori mensilmente, non aspettare il commercialista. Se dobbiamo adottare delle strategie o cambiamenti, dobbiamo farlo in tempo reale. Non possiamo sempre scaricare le colpe sul Governo, sugli usurai e sull’Agenzia delle Entrate. Non possiamo continuare a fare sempre le stesse cose, oggi i tempi sono cambiati, il mondo è cambiato, la tecnologia avanza, allora perché continuiamo a gestire le cose come quarant’anni fa? Non ha alcun senso.

Durante i miei corsi formativi ripeto sempre ai partecipanti che noi stiamo creando un nuovo modo di fare impresa al centro della quale ci sono la Persona, l’Imprenditore, la Famiglia, i Collaboratori e il Conto Corrente Bancario.

 Giovanni Matera

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