🌟 Valorizzare la “Cultura della Professione”: gli ITS come laboratori di futuro 🌟

Di Renato Di Nubila. Università di Padova.

In un mondo che cambia a velocità vertiginosa, la formazione non può più limitarsi a trasmettere nozioni: deve accendere il desiderio di costruire il proprio futuro 💡.

Ecco perché gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) rappresentano oggi una delle innovazioni più promettenti della formazione italiana: un ponte tra scuola e impresa, tra talento e lavoro, tra sogni e concretezza.

📚 Oltre lo studio teorico: imparare facendo. Per anni ci siamo sentiti ripetere: “Se non studi, vai a lavorare”. Oggi, invece, è vero il contrario: bisogna studiare per poter lavorare. Ma non uno studio astratto: uno studio radicato nella realtà, capace di formare competenze pratiche e soft skill indispensabili alle imprese.

Gli ITS, nati nel 2019 (legge n. 40/2007), incarnano questa visione. Ispirati ai modelli europei come le Fachhochschulen tedesche, gli IUT francesi e le SUP svizzere, propongono percorsi brevi, intensi e professionalizzanti (2000 ore, di cui 800 in tirocinio e laboratori), con un tasso di occupazione dell’80-90% 📈.

🏛 Un ecosistema di apprendimento integrato. Gli ITS si inseriscono in un nuovo ecosistema educativo fatto di tre grandi pilastri:

Tutti questi percorsi possono condurre all’Università o agli ITS, che rappresentano la formazione terziaria non accademica. Un cambio di prospettiva epocale, che supera i vecchi confini tra teoria e pratica, tra scuola e lavoro. 🎯

🤝 Fondazioni e Academy: alleanze per l’innovazione. La struttura degli ITS è innovativa anche nella governance. Ogni ITS nasce come Fondazione composta da soggetti pubblici e privati: scuole, imprese, enti locali, università. Questa Fondazione affida la gestione a un’Academy che organizza:

Un modello agile e dinamico, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato del lavoro e di co-progettare i piani formativi insieme alle imprese.

⚙️ Le aree tecnologiche strategiche. Gli ITS coprono i settori chiave dello sviluppo italiano ed europeo, garantendo un contatto diretto con le aziende e con l’innovazione:

Formarsi in queste aree significa diventare protagonisti delle grandi transizioni in corso: ecologica, digitale e sociale.

💖 La cultura della professione come valore umano. Al cuore di questo modello c’è la valorizzazione della “cultura della professione”: non solo un insieme di competenze, ma un atteggiamento mentale e umano.
Significa imparare a fare bene il proprio lavoro con passione, responsabilità e visione etica, trovando in esso non solo un mezzo di sostentamento, ma anche una via di realizzazione personale e contributo sociale 🌍.

Promuovere questa cultura significa contrastare la dispersione scolastica, ridurre i NEET, trattenere i talenti in Italia e sostenere le imprese nella ricerca di giovani preparati e motivati. È un passo decisivo verso gli obiettivi dell’Agenda 2030, che richiede formazione di qualità, lavoro dignitoso e crescita inclusiva per tutti.

🚀 Conclusione: crescere insieme. Gli ITS rappresentano un laboratorio di futuro in cui scuola, impresa e territorio costruiscono insieme percorsi di valore.
Sono un invito ai giovani a credere nel proprio talento, agli imprenditori a investire sui giovani, ai docenti a diventare mentori e guide, e alle istituzioni a creare alleanze virtuose per lo sviluppo locale.

📢 Se credi anche tu nella forza trasformativa della cultura della professione, continua a seguire il mio blog e condividi questo messaggio.
Insieme possiamo coltivare una nuova generazione di professionisti consapevoli, appassionati e resilienti. 💪🌟

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it

 

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