Responsabilità:

“capacità di sentirsi l’unico incaricato di qualche cosa” “L’uomo non è il prodotto delle circostanze, le circostanze sono il prodotto dell’uomo”.                                                                                                         (Benjamin  Disraeli)

Partecipo spesso a convegni e manifestazioni, organizzati anche dalla mia azienda, in cui sono chiamato a dare un contributo. Una parte importante dei miei discorsi è da sempre riservata a quelle splendide persone che sono i miei Collaboratori. Senza il loro prezioso aiuto l’azienda non andrebbe da nessuna parte e con essa neanche io.

Capita sovente che la televisione o i giornali ci mostrino qualche magnate dell’industria, presentandocelo come “l’uomo che si è fatto da sé”. Ciò potrebbe erroneamente indurci a pensare che il successo sia ottenibile da una singola persona, anziché grazie a un team straordinario di collaboratori.

Prendiamo ad esempio Bill Gates, il fondatore di Microsoft. Osservandolo in maniera superficiale ci potrebbe sembrare che egli sia l’unico artefice di questo fenomeno industriale planetario. Quello che in realtà ci sfugge, invece, è che Gates si avvale di centinaia di bravi collaboratori, davvero motivati, che hanno fatto della Microsoft l’azienda leader mondiale dell’informatica e di lui uno degli uomini più ricchi della terra.

Tra imprenditori si è soliti scambiare lamentele riguardanti la gestione del personale. Quasi tutti convengono sulle seguenti:

  • Collaboratori demotivati, che non s’impegnano.
  • Collaboratori che rifuggono dalle responsabilità.
  • Persone che presentano problemi, invece che soluzioni.
  • Persone che necessitano sempre di ordini.
  • Persone che non si occupano in modo efficace del proprio ruolo.

Le reazioni dei vari imprenditori, di fronte a detti comportamenti dei propri collaboratori, sono pressoché simili: di frustrazione, risentimento e fastidio. Ma non è tanto la loro emozione specifica che ci interessa, quanto il fatto che non sìano stati in grado di influenzare situazioni o persone in maniera tale che i medesimi non divenissero causa delle loro spiacevoli reazioni emotive. In altre parole, molti imprenditori commettono quel fondamentale errore di non tenere nella massima considerazione i propri collaboratori – di non infondere in loro la sensazione di essere gli unici incaricati di un qualcosa di specifico – da cui ne deriva inevitabilmente la loro conseguente deresponsabilizzazione.

Per intenderci, poniamo il caso di incontrare un vecchio amico il quale è distrutto da un problema che gli sta rovinando la vita. Mentre ci racconta il dilemma che lo affligge, ci rendiamo conto che anche a noi è capitata la stessa identica cosa, che però abbiamo superato con successo; quindi, abbiamo dalla nostra la conoscenza per risolverlo. Allora, gli spieghiamo cosa, secondo noi, dovrebbe fare per uscire da quella pessima situazione (gli trasferiamo la nostra conoscenza). Ma lui, essendo molto abbattuto, ci risponderà così: “No, guarda, tu non capisci. Il mio problema non è proprio come credi”. Oppure ci dirà: “Facile per te dirlo, dovresti viverla tu questa situazione”. Nonostante gli stiamo fornendo la conoscenza per risolvere il problema (sapendo che funziona perché l’abbiamo sperimentato personalmente), lui non la coglie. E sapete perché? Perché gli manca un altro elemento, che viene prima della conoscenza, ossia la responsabilità.

Facciamo un altro esempio. A scuola guida ci hanno insegnato la teoria del guidare un’automobile (in quel caso eravamo i destinatari di quella conoscenza), ma solo quando ci hanno messi al volante, ci siamo sentiti gli unici incaricati della reale conduzione di quel mezzo. Avevamo quindi la specifica responsabilità e la piena consapevolezza che la direzione che avrebbe preso quell’auto, sarebbe dipesa unicamente da noi.

Ecco dunque l’elemento mancante sia all’amico, per la risoluzione del suo problema, sia ai collaboratori dei capi d’azienda prima citati: la responsabilità, da cui derivano le motivazioni, l’impegno e quell’appagante sensazione di essere gli unici incaricati di un qualcosa di specifico e importante.

Cari amici, il concetto di responsabilità esige un ulteriore approfondimento che affronteremo nei prossimi articoli.

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

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