“Puoi farcela se credi di poterci riuscire”

Nato nel 1883 in estrema povertà, Napoleon Hill divenne presto un ragazzo ribelle ma il precoce incontro con la scrittura sedò i suoi animi. Già all’età di tredici anni, infatti, collaborava con alcuni giornali locali e il successo crebbe di anno in anno. La sua popolarità come giornalista gli consentì di pagarsi gli studi in Legge.

Fu quando ricevette l’incarico di scrivere una serie di storie basate sulla vita di uomini illustri, che fece l’incontro della sua vita. Hill intervistò il magnate dell’acciaio Andrew Carnegie il quale lo prese in simpatia e gli commissionò un lavoro ambizioso: intervistare le persone di successo, al fine di sintetizzare la formula del successo che chiunque potesse utilizzare; anche la persona media.

Da quel momento la vita di Hill ebbe un brusco cambiamento, la sua ragion di vita divenne quella di intervistare gente di successo per le sue ricerche, incentrate a capire “perché alcune persone avevano più successo di altre”.

Grazie alle conoscenze di Carnegie, Hill entrò in contatto con Henry Ford, Thomas Edison, George Eastman, John D. Rockefeller, Theodore Roosevelt, Woodrow Wilson e altri personaggi famosi dell’epoca. Nell’arco di vent’anni sviluppò lo studio dei principi del successo con più di cinquecento interviste, prima di scrivere il suo primo libro.

NapoleonHill visse fino all’età di 87 anni e dedicò la vita a sviluppare i “principi filosofici del successo”, che oggi restano altrettanto validi più di quanto non lo fossero al tempo in cui studiò e annotò le sue scoperte nei propri libri. La prima opera pubblicata da Hill in realtà racchiudeva un cofanetto di otto volumi intitolato “La legge del successo”, uscito nel 1928.

Hill ha speso la maggior parte dei suoi sforzi descrivendo le virtù e le qualità che permettono alle persone  di riuscire nei vari settori e spiegare ai suoi lettori e studenti il paradosso che “i pensieri sono cose“. La capacità della gente di scambiarsi idee, rafforza il successo.

Ha dichiarato più volte, nei suoi scritti, che la formula del successo richiede una completa e totale comprensione dello spirito di “dare”. Quella che lui chiamava la “Regola d’Oro” e che riguarda il potere del dare, del “Dare agli altri ciò che vorresti ricevere”.

 La legge del successo verte sulla forza della mente umana e sull’assoluta convinzione secondo cui ognuno di noi deve scoprire lo scopo della sua esistenza.

Il mio approccio a Napoleon Hill, devo ammetterlo, arriva in ritardo. Nel 2012, quando pubblicai il mio primo libro “La Cassetta degli Attrezzi”- che sarebbe il risultato dei miei tanti percorsi formativi in ogni parte d’Italia, con grandi formatori e rigorosi studi su libri di eminenti autori della “crescita personale e professionale – non immaginavo che tutti questi maestri si ispirassero e attingessero a piene mani dalle sempre valide teorie del geniale Hill.

Attraverso le sue interviste a grandi uomini politici, scienziati, artisti, finanzieri, capitani d’azienda ecc., ebbe modo di studiare i loro “principi filosofici del successo”e sintetizzarli in 17 punti, divenuti ormai lezioni di vita:

     Qual è il tuo obiettivo principale. Questa legge ci dice di non compiere sforzi inutili, come fa la maggior parte della gente, ma di trovare uno scopo unico nella vita: smetterla con le indecisioni e impegnarsi anima e corpo a concepire un obiettivo come opera principale della nostra vita.

     Fiducia in se stessi. Ognuno di noi cade sotto l’influenza di 6 timori basilari, che permangono da quando esiste l’uomo. Questa legge uesta legge aiuta a padroneggiare le sei paure fondamentali della vita: la povertà, la vecchiaia, le critiche, perdere l’amore di una persona, le malattie e la morte.

     Iniziativa e Leadership. La capacità di guidare gli altri, è un requisito essenziale per raggiungere il successo, mentre l’iniziativa è il fondamento su cui è basata l’arte. L’iniziativa è necessaria per realizzare le cose.

     Il potere dell’immaginazione ci stimola mentalmente a concepire nuove idee e progettare piani originali per realizzare il nostro obiettivo principale. L’immaginazione è il laboratorio della mente in cui vecchie idee e fatti accertati vengono rimescolati in nuove combinazioni, di modo che se ne possano fare usi rinnovati.

     L’entusiasmo è uno stato mentale che ispira e incita all’azione chi ha un compito da svolgere.  Ma fa molto di più: è contagioso e condiziona radicalmente quelli che entrano in contatto con lui. L’entusiasmo è la base di ogni personalità attraente.

     L’autocontrollo è il bilanciere che dirige le nostre azioni affinché siano produttive e non distruttive.

     Abituarsi a risparmiare. Nessuno può avere successo senza economizzare una percentuale di denaro. Questa regola non ammette eccezioni, non è possibile eluderla.

     Scambiare in abbondanza. Nessuno può diventare un vero leader se non è abituato a “percorrere un miglio in più”, cioè a impegnarsi più di quanto si è pagati.

     Pensiero accurato ci insegna a separare i fatti dalle semplici informazioni e poi a dividerli in due classi: quelli importanti e quelli irrilevanti. Fatto questo potremo concentrarci sui fatti importanti.

     Concentrazione è l’atto di focalizzare la mente su un dato desiderio fino a quando modi e mezzi per la sua realizzazione saranno trovati e messi in atto con successo.

     Collaborazione è imparare ad applicare l’alleanza dei cervelli o sinergia, è imparare a coordinare i nostri sforzi con quelli degli altri per eliminare frizioni, gelosie, invidie, contrasti e avidità.

    Alleanza dei cervelli. In pratica si tratta di un’intesa tra due o più persone che sviluppano uno spirito di perfetta armonia mentale per il conseguimento di un obiettivo.

    Far tesoro delle sconfitte ci permette di trasformare gli errori e i fallimenti in trampolini di lancio. Ci fa capire la differenza tra vere sconfitte e temporanee battute d’arresto.

    Tolleranza. L’intolleranza mette fine al libro della conoscenza, sulla cui copertina scrive: “Finito! Ormai ho imparato tutto”. Essa rende nemici anche quelli che dovrebbero essere amici, distrugge le occasioni e riempie la mente di dubbi, diffidenze e preconcetti.

     La Regola Aurea. La Regola Aurea o la Regola d’Oro essenzialmente significa: “Fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a te”. C’è una legge eterna attraverso la cui opera raccogliamo ciò che seminiamo. Quando mettiamo in pratica questa regola nelle nostre transazioni con gli altri, molto probabilmente saremo onesti e giusti se sappiamo che, a causa della nostra scelta, stiamo mettendo in moto una forza che farà il suo percorso nella vita degli altri, per poi ritornare infine ad aiutarci o ostacolarci, secondo la sua natura.

     La Forza dell’Abitudine Cosmica è la più grande di tutte le leggi naturali. È il controllore della natura, tramite cui tutte le altre leggi naturali vengono coordinate, organizzate e manovrate con ordine e sistematicità. È la particolare applicazione dell’energia con cui la natura mantiene il rapporto tra gli atomi della materia, tra le stelle e i pianeti nel loro incessante movimento, le stagioni dell’anno, la notte e il giorno, la salute e la malattia, la vita e la morte.

La personalità attraente permette di diventare bravi venditori e bravi leader. Essa ci insegna a trasformare la nostra personalità così da saperci adattare a qualunque ambiente e a qualsiasi altro carattere personale, in maniera tale da poter dominare la scena.

Il mio intendo è di esplorare, insieme con quanti siano interessati, le diciassette lezioni che spero possano costituire la guida più esaustiva e autorevole per attingere il meglio da noi stessi e dai nostri sforzi. Centinaia di migliaia di altre donne e uomini hanno ottimizzato la loro carriera, fortuna, vita famigliare e percezione di se stessi grazie a queste lezioni.

Ogni grande ferrovia, ogni gruppo finanziario, ogni invenzione e impresa commerciale nascono dall’immaginazione di una persona.

Questo percorso sulle diciassette lezioni di Hill, che non ringrazierò mai abbastanza, può condurci a capire con grande sorpresa che non c’è alcun bisogno di cercare lontano le occasioni propizie, forse possiamo trovarle nel luogo stesso che occupiamo.

L’autore

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it