“Maestro, mi prendete il ragazzo a bottega?”
Questa era la frase che usavano i nostri genitori, quando, non ancora adolescenti, ci avviavano nel mondo del “lavoro”: “Siate severo e se ci vuole lo scappellotto, dateglielo pure, sarà per il suo bene”.
Anch’io ho iniziato così. Avevo otto anni, quando mio padre mi condusse nella bottega di falegnameria del grande e compianto “Maestro Simone”, cui va la mia immutabile gratitudine per tutti i suoi insegnamenti.
All’impegno di garzone di bottega, alternavo la mia vita di scolaro. Terminata la scuola dell’obbligo, mio padre mi concesse (cosa per nulla scontata di quei tempi, date le ristrettezze economiche delle famiglie) di proseguire gli studi presso un Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato di Matera. Diventai quindi uno studente lavoratore;
Terminati gli studi e conseguito il diploma di “Tecnico delle Industrie Meccaniche”, dopo qualche anno metto su la mia “bottega” di falegnameria.
Fin dal primo giorno, sia come artigiano ma anche come imprenditore dopo, ho sempre pensato che l’unica missione che valeva la pena perseguire nel business è rendere migliore la vita delle persone attraverso i miei prodotti o servizi. Se poi questa consapevolezza come è successo a me si eleva al concetto trascendente di “Missione” tutto diventa più grande, e più vero.
Ognuno di noi, consapevolmente o meno, nasce con una Missione, con uno scopo nella vita. L’etimologia lo chiama “compito”. Non necessariamente qualcosa di clamoroso, magari solo trovare il proprio ruolo, anche se non è di primo piano.
Possiamo fare il fattorino, il dentista, l’idraulico, il muratore il falegname, l’insegnante o l’agronomo. Tutto si riveste di energia vitale. Si parte fattorini, si finisce presidenti. Succede. Ma anche quando li vediamo fattorini, dentista, idraulici ecc. li distingui dagli altri: sono contenti di quello che fanno, sanno che quella è la cosa giusta da fare in quel momento. Sono nel loro “compito” o ruolo nell’infinito e complesso puzzle dell’esistenza e se ne hanno la consapevolezza, ne traggono una forza straordinaria, capace di elevarli al di sopra della normalità di un semplice mestiere.
Nulla avviene per caso, tutto intorno a noi è pieno di segnali che indicano la giusta strada da seguire. L’universo ci manda dei messaggi apparentemente causali. Alcuni le chiamiamo anche “coincidenze”.
Dopo i primi anni di attività infatti, cominciai a nutrire la fastidiosa sensazione che le cose non andassero esattamente per il verso giusto. In uno sprazzo di sincerità con me stesso, iniziai a comprendere che, invece di fare progressi, dal punto di vista finanziario stavo segnando il passo.
Era evidente che c’era qualcosa da cambiare… ma che cosa? Forse non basta più il fatto di lavorare con impegno e passione, pensai fra me e me. E in questi i momenti che capisci che devi uscire dalla zona di comfort cioè dalle quattro mura della tua bottega, diventati col tempo, un carcere, e capire cosa stava succedendo la fuori.
Il cambiamento non avviene dalla mattina alla sera, infatti la globalizzazione e la nuova tecnologia stavano rivoluzionando il mercato: aziende simili con prodotti simili, con qualità simili, con un marketing simile, con persone simili. Era ben chiaro, che in questi momenti “o ti distingui o ti estingui”. Avevo bisogno di rilanciare la Matera Arredamenti, ma avevo bisogno anche di capire come.
Da subito e con l’aiuto di esperti della formazione capii che bisognava cambiare dei paradigmi, in poche parole “imparare a pensare come pensare”.
Per qualche anno ho frequentato la Scuola di Consulenza aziendale la “OSM – Open Source Management” a Bologna nella quale ho potuto incontrare e scambiare punti di vista con tanti imprenditori provenienti da ogni parte dell’Italia.
In questa scuola non ho trovato docenti accademici, ma imprenditori che, come me, ogni giorno dobbiamo prendere centinaia di micro decisioni, semplici e complesse, che toccano noi e chi ci sta intorno. E tutti quanti ci facevamo la stessa domanda: ma, siamo sicuri di aver preso quella giusta, siamo sicuri di saper leggere le situazioni e il cambiamento in atto.
A questo domanda oh voluto rispondere con un’altra domanda:
“perché alcune persone hanno più successo di altre, a parità di difficoltà”?
Il modo per essere felici e avere successo, per ottenere più di ciò che davvero si vuole nella vita, consiste nel trovare le giuste combinazioni, invece di far girare i pollici sperando nella fortuna, come si fa alle slot machine, dobbiamo piuttosto studiare ed emulare coloro che hanno già fatto e ottenuto ciò che volevano.
In questo libro parlo di quanto di meglio sia mai stato scoperto nel campo dell’imprenditoria, osservando persone di successo che cavalcano meglio l’attuale difficile situazione socio-economica, senza scivolare negli aspetti eccessivamente tecnici e complessi della questione.
So che queste idee funzionano perché le ho verificate personalmente per molti anni, a forza di tentativi. Fin da quando ero giovane, volevo capire perché alcune persone avessero più successo di altre. Qualcosa mi diceva che ci dovevano essere delle ragioni, per quest’apparente diseguaglianza, ed ero deciso a scoprire quali fossero.
Affrontai quindi la questione con grande determinazione, leggendo, ascoltando e guardando tutto quello che riuscivo a trovare (libri, riviste specializzate, video ecc.) su come fare impresa; poi cominciai a frequentare ogni corso e seminario di formazione che mi capitasse.
Alla fine, con mia grande sorpresa, scoprii che potevo imparare tutto quello di cui avessi bisogno per conseguire il successo in ogni ambito per il quale nutrissi un sincero interesse. La conoscenza rendeva possibile tutto questo.
Dopo molti anni di studio e sperimentazioni sono giunto alla conclusione che, se raccoglievo tutto quello che avevo imparato, potevo essere utile ai miei colleghi artigiani, commercianti, imprenditori, professionisti ed anche alla gente comune (0gnuno di noi imprenditore di se stesso). Allora ho deciso di mettere insieme tutte le mie esperienze, sotto forma di “attrezzi” in una “cassetta”, cioè nel mio libro di recente pubblicazione, intitolato appunto La Cassetta degli Attrezzi, (Un libro definito “funzionale per la Scuola Contemporanea” da molti dirigenti scolastici) che spero possa in qualche modo far risparmiare, a quanti volessero, tempo e denaro in anni di ricerca e formazione.
La pubblicazione della “Cassetta degli Attrezzi” mi ha portato poi, non solo ha tenere corsi formativi nella scuola, nell’ambito del progetto “alternanza scuola/lavoro” ma anche corsi per imprenditori e professionisti. Partecipato io stesso a tanti corsi formativi, studiando e approfondendo la formazione umana e aziendale. Da qui l’esigenza di non voler pubblicare il tutto in questo nuovo lavoro: “L’Umana Impresa”.
Lo scopo ultimo di questo mio ulteriore contributo è di mettere in relazione, a confronto, in condivisione questa mia lunga esperienza con artigiani, commercianti, professionisti, giovani imprenditori o con chiunque abbia voglia di “mettersi in gioco”, provando ad accogliere la seguente sintesi di teorie e azioni (da me pensate e messe in pratica) che hanno facilitato la mia vita imprenditoriale e umana.
“Insegui un sogno sarà il tuo carburante”.
Giovanni Matera
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