Le capacità arricchiscono, non le teorie
Anni fa, John Lennon, insegnò al mondo a cantare “Give peace a chance”-“Dai una possibilità alla pace”. Dai a tutti i bambini uguali opportunità di ricevere una solida istruzione finanziaria di base. Crediamo che uno dei metodi migliori per diffondere la pace consista nel lavorare attivamente per mettere fine alla povertà. Crediamo anche che il modo migliore per mettere fine alla povertà consista nel fornire un’istruzione finanziaria, non elargire contributi finanziari. Come diceva spesso il padre ricco: “Se dai denaro a un povero, lo mantieni solo povero più a lungo”. Tratto da “A scuola di business “ di Robert T. Kiyosaki, autore anche di “Padre ricco, padre povero”.
Chi ha frequentato una scuola tradizionale di economia, per conseguire un master in gestione aziendale, scopre a sue spese che i professori non hanno esperienza nel mondo degli affari; spesso sono persone che non sono mai uscite dal sistema scolastico: ci sono entrati a sei anni, iniziando a frequentare le elementari, e sono ancora dentro cercando di dare insegnamenti sul mondo reale. A mio avviso, questo sistema è insensato. Allora, la domanda che dovrebbe porsi un giovane studente è: Frequento una scuola di economia, per poi conseguire un master in gestione aziendale, poiché voglio fare l’imprenditore, ma perché mi ritrovo a studiare per fare l’impiegato, cioè il “dipendente del sistema”?
La maggior parte dei dirigenti di medio livello, o professori di facoltà, non ha idea di cosa occorre fare per avviare un’impresa dal nulla. Non sono degli imprenditori, sono semplicemente dei dipendenti i quali non sanno affatto di quante abilità imprenditoriali occorrano per sopravvivere “per le strade” del mondo reale del business. L’attuale sistema scolastico sembra costruito per passare dalla torre d’avorio della scuola a quella del mondo aziendale, dove è prevista la “sicurezza” del “posto fisso” con regolare busta paga alla fine del mese; perciò, molti non riescono a vedere il quadro globale. Perlopiù vedono solo il valore del proprio lavoro, perché così sono stati addestrati dal sistema. In altri termini, questi insegnanti trasmettono soltanto grandi teorie, ma non hanno alcuna capacità di avviare un’impresa da zero e affermarsi nel mondo tangibile degli affari. Senza la busta paga, loro, sarebbero sicuramente in difficoltà.
Con questo, intendiamoci, non sono qui a delegittimare la scuola – anch’io, come tutti, l’ho frequentata conseguendo anche un diploma di “Tecnico delle industrie meccaniche”,– dico solo che, così com’è strutturata, è asservita unicamente a un sistema che ormai ha mostrato tutta la sua inadeguatezza.
Ai tempi, parallelamente alla scuola, frequentavo anche -come tanti altri miei coetanei-una bottega artigianale di falegnameria e già dall’ora sognavo di mettere su una piccola attività per conto mio. Non pensavo minimamente di fare il dipendente, cosa che oggi sembra esse la massima aspirazione dei giovani.
Dopo una lunga gavetta da apprendista, finalmente realizzai il mio sogno: la mia piccola bottega. Da subito mi accorsi, però, che non bastava essere un solo un bravo artigiano, bisognava essere anche un bravo imprenditore; ma la scuola mi aveva preparato per fare solo il dipendente. Allora capii che, se volevo diventare un vero imprenditore, dovevo frequentare una scuola per imprenditori, fuori dal sistema. E così feci. Mi iscrissi al primo corso di preparazione per imprenditori e dall’ora non ho più smesso di frequentare corsi, scuole e seminari di alta formazione professionale, dove incontro sempre “insegnanti”, capitani d’impresa che hanno creato, dal nulla, grandi aziende di livello internazionale. Dei veri leader i cui insegnamenti si basano sulla propria esperienza e non su astratte teorie. Trasmettono cose anche più importanti delle semplici abilità necessarie nel mondo degli affari: l’entusiasmo, l’atteggiamento mentale ed emotivo da adottare per conseguire il successo nel mondo reale.
Quello che ancora oggi mi stupisce di loro è che, nonostante guadagnino grandi quantità di denaro enon avrebbero alcun bisogno di “insegnare”, lo fanno semplicemente per aiutare i propri simili. E così il mio stupore si trasforma in ammirazione per loro.
Insomma, tutti questi preziosi insegnamenti mi hanno reso un po’ come loro; ed è per questo motivo che, nel mio piccolo, cerco anch’io di dare una mano non solo ai miei colleghi ma anche a quanti pensano di operare dei cambiamenti nella propria vita. Cominciando, ad esempio, con i seguenti suggerimenti:
- Atteggiamento orientato al successo;
- Capacità di leadership;
- Capacità di comunicazione;
- Capacità di relazioni;
- Superamento di paure personali, dubbi e mancanza di fiducia in se stessi;
- Superamento della paura del rifiuto;
- Capacità di gestione del denaro e di investimento;
- Capacità di assumersi responsabilità;
- Capacità di gestione del tempo;
- Definizione degli obiettivi
- Abbigliamento adeguato per il successo
Cari amici, che voi raggiungiate il vertice del sistema e guadagnate molto denaro oppure no, la formazione è assai preziosa per il resto della vostra vita.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.giovannimatera.it