La resilienza: il segreto del successo
Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi. I latini con il verbo “resalio” indicavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate, ecco perché oggi in psicologia con resilienza s’intende la qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le avversità.
– Valter Giraudo –
La resilienza è la capacità di resistere allo stress e alle avversità. Consiste nell’abilità di riprendersi dopo un evento spiacevole o scioccante. Questo non significa vivere la vita senza sperimentare stress e dolore. Sopravvivere e prosperare dopo le avversità, è un’abilità necessaria per i manager che cercano di sostenere una lunga carriera in tempi complessi. Inoltre, la capacità di convertire le esperienze negative in positive è una caratteristica condivisa dalle persone di successo in tutto il mondo.
Quando arrivano cattive notizie, i tipi di reazioni sono universali e siamo tutti portati a paralizzarci. Subito dopo La maggior parte di noi di fronte a un problema cerchiamo di individuare la causa del problema negli altri, le persone di successo invece tendono a farsi delle domande funzionali a capire quale può essere stata la causa e se noi “non gli altri” abbiamo omesso di fare qualcosa che avrebbe potuto evitare l’accaduto. Vediamo insieme alcune domande:
Cosa non ho fatto? Che cosa potevo fare? Che cosa posso fare adesso? Che cosa farò in futuro affinché non si verifichi nuovamente l’evento negativo? Quante volte ci siamo rimproverati il non aver fatto il giusto controllo o semplicemente una telefonata?
Per rafforzare la resilienza tua e quella del team, i leader devono passare da un pensiero riflessivo e paralizzato al suo opposto. Una mentalità attiva si focalizza su come rispondere al meglio, chiedendosi quali aspetti si possono controllare, l’impatto possibile e come si può contenere l’ampiezza della crisi. Come ho già accennato, piuttosto che chiederti se avresti potuto evitare un evento, inizia a parlare di cosa tu e il tuo team potreste fare per migliorare.
Naturalmente mi rendo conto di come tutto questo sia facile da scrivere, che mettere in pratica. Ma, sia che stai affrontando una crisi personale, o che riguarda il tuo team oppure l’azienda, le parole e le scelte comunicative di un leader sono fondamentali per ritornare in carreggiata.
Un’azienda resiliente è sempre guidata da un leader resistente e creativo. Di contro, un’impresa vulnerabile è gestita da un amministratore delegato fragile, incapace di ascoltare e inflessibile, che manca di coraggio e non in grado di agire correttamente di fronte all’ignoto.
Ecco alcune tecniche e pratiche da utilizzare quotidianamente nella tua azienda che nella vita privata per favorire lo sviluppo della resilienza:
La prima è dire sempre le cose come stanno. Non offuscare o aggirare il problema e rifuggi nelle speculazioni. Cerca di essere concreto, chiaro e conciso, rispettando i sentimenti e le paure del team. Evita scherzi o commenti sarcastici sulla situazione. Molti studi indicano che le qualità principali di un leader sono l’integrità e l’onestà, perciò devi assicurarti che le tue azioni siano all’altezza delle tue parole.
Il secondo consiglio è quello di articolare e seguire una visione, descrivendola accuratamente al resto del team. Fornisci in parole semplici alla tua squadra un’immagine che spieghi dove sarete quando la situazione sarà migliorata e tutto sarà sistemato.
Un leader illuminato si preoccupa anche di incoraggiare e promuovere nuove collaborazioni. Prendi nota dei membri più resilienti del tuo team, quelli che si comportano bene in caso di crisi, e cerca di metterli in una condizione tale in cui possono motivare e influenzare i più timorosi e paralizzati.
Rimanendo resilienti e imparando ad affrontare le situazioni più complesse, si può diventare una figura professionale molto richiesta e ricercata.
“Gli esecutori esperti non si distinguono per le caratteristiche che hanno ereditato, ma piuttosto per la loro capacità di continuare a migliorare per anni, persino decenni”.
Un altro elemento fondamentale della resilienza, per superare le sfide più avverse, è l’entusiasmo. “L’entusiasmo è una vera magia. Fa la differenza tra la mediocrità e un qualcosa di ben fatto.”, ha scritto Norman Vincent Peale.
“L’entusiasmo è il lievito che fa brillare le speranze delle persone fino alle stelle. E’ lo scintillio dei tuoi occhi, una forte stretta di mano, l’irresistibile ondata di volontà ed energia per realizzare le tue idee”. – Henry Ford –
La mancanza di entusiasmo indica che qualcosa non va, forse a causa della paura del futuro incerto e della mancanza di una visione. Questo può essere un problema perché potremmo influenzare negativamente il nostro team e chiunque ci gira intorno; ma niente paura, come gli altri attributi, di cui abbiamo parlato, anche l’entusiasmo può essere appreso.
Importante avere un progetto o una visione, atteggiamento positivo, mostrando interesse, passione e coinvolgimento, sarai capace di ispirare entusiasmo.
Giovanni Matera
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