La Nostra Bussola
“La leadership personale è il processo di tenere la tua visione e i tuoi valori davanti a te e allineare la tua vita in modo che sia compatibile con essi.”
(Stephen Covey)
Vivere rispettando i nostri valori e agire coerentemente con ciò in cui crediamo, rappresenta per noi il senso della vita nella sua espressione più elevata, ci regala felicità duratura, pace interiore e senso di sicurezza. Al contempo non rispettarli, doverli tradire, comportarsi diversamente da come sappiamo che dovremmo, è fonte di dolore, disagio e demotivazione.
Sì, proprio i valori, quelli che citiamo continuamente nei nostri discorsi, di cui sentiamo parlare i politici, in televisione e sui giornali: “Mai e poi mai tradirei i miei valori”. Qualcuno potrebbe eccepire: Ma che cosa c’entrano i valori con la motivazione? C’entrano eccome, perché trasgredirli, equivale a procurarsi una tormentosa sensazione di sofferenza; mentre rispettarli, significa assicurarci il piacere di essere coerenti con ciò che più ci sta a cuore. Per questo motivo, svolgono una funzione paragonabile a quella della stella polare per i navigatori dell’antichità: in caso di dubbi, erano il punto di riferimento in base al quale sceglievano direzione e orientiamo delle loro decisioni.
Nessuna persona sensata si metterebbe in viaggio in terre sconosciute senza avere con sé almeno una bussola o un navigatore GPS, o perlomeno una misera cartina stradale anni settanta? Credo proprio di no! Avrebbe scarsissime possibilità di arrivare a destinazione. Insomma, nessuno affronterebbe un viaggio qualsiasi, così “alla cieca”. Eppure, è proprio ciò che la maggior parte di noi fa per l’intero corso della propria vita. Ci affidiamo all’istinto per raggiungere il proprio futuro, ci muoviamo tentoni, procediamo senza avere chiaro i nostri valori. In questo modo rischiamo di perderci o allungare di molto il nostro viaggio.
Tanti di noi, o quasi, scambiano i valori-mezzo come la famiglia, il lavoro, ecc., con i valori-fine come la gioia, l’amore, la sicurezza, l’affetto, le responsabilità, ecc. Sono questi i veri valori o stati emozionali che stiamo cercando e che agiranno a un livello più profondo, assicurandoci quel senso di benessere interiore.
Oggi, come sappiamo, ognuno di noi è posto di fronte alla sfida di comprendere come cambia il mondo del lavoro e di imparare a cogliere le opportunità che esso offre, evitando nel frattempo le sue nuove insidie. Se prima la sicurezza del posto fisso era garantita a una grande quantità di persone, oggi sono sempre meno quelli che possono coltivare l’illusione di avere per tutta la vita lavorativa, la stessa occupazione nello stesso luogo.
Di fronte a tale dato di fatto, è importante saper distinguere fra valori-fine e valori-mezzo per accedere a nuove opportunità, riconoscendo in primo luogo che i nostri valori possono essere soddisfatti in diversi modi, perfino attraverso attività che un tempo si consideravamo di serie B, mentre non lo erano per niente o sicuramente non lo sono più adesso.
Nella società che si sta profilando, è sempre più importante sapersi promuovere in prima persona, uscire dal guscio, fare rete con gli altri, comunicare efficacemente, essere leader anziché follower (colui che segue). Da queste abilità possono dipendere il nostro successo professionale o l’esatto opposto. Tanti giovani sanno benissimo che il loro futuro non poggia sull’eventualità di essere assunti per sempre da un’azienda, ma sulla capacità di prosperare come professionisti. Oggi ognuno di noi è imprenditore di se stesso e non può che dipendere dalle proprie capacità, chiamato per di più a fare qualcosa che per i nostri genitori era spesso inconcepibile, ossia diventare l’ufficio di se stessi, imparare a vendersi e a vendere i propri prodotti o servizi. Eppure, proprio questo concetto ancora oggi incontra tanta resistenza da parte di chi per decenni ha pensato che vendere fosse un’attività di basso profilo. Professionisti come dentisti, avvocati, commercialisti, che oggi non sanno “vendere”, iniziano ad avere grosse difficoltà di sviluppo e molti di loro fanno resistenza a questo, poiché vivono il doversi procacciare i clienti come una retrocessione, un abbassamento del loro status, una sorta di umiliazione, poiché ciò una volta non era necessario.
Se abbiamo chiaro quali sono i nostri valori-fine, questi poi possono aiutarci a scegliere tra gli innumerevoli mezzi per raggiungerli.
Il piacere interiore più grande lo ricaviamo rimanendo fedeli ai nostri valori-fine che, come già detto, sono la gioia, l’amore, la sicurezza, l’affetto, le responsabilità, ecc. che vanno usati come stella polare lungo il nostro viaggio, per raggiungere i valori-mezzo: la famiglia, il lavoro, il sociale ecc.
Nel mondo in cui viviamo, i “mezzi” sono destinati a cambiare sempre più velocemente! Professioni che scompaiono, altre che emergono, strategie che diventano presto inefficaci, cambi di residenza sempre più frequenti… Se tutto intorno a noi si modifica, solo rimanere ben ancorati ai nostri valori può continuare a darci la giusta direzione. Sta a noi saper scegliere il mezzo.
Nel tempo i mezzi cambieranno, certo, ma se manteniamo fede a ciò che davvero è importante per noi, la motivazione sarà sempre presente e sana; ossia sempre attiva e generata al nostro interno, come un fuoco che arde senza mai spegnersi e che non necessita che il mondo circostante ci soffi sopra per ravvivarlo. Non ne avremo bisogno.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli: