La logica fa pensare, le emozioni fanno agire

Leggendo diverse storie di uomini e donne di successo, e riflettendo sulle loro biografie e autobiografie, sono rimasto colpito dal filo conduttore comune che li collega: tutti sembrano aver acquisito una risoluta convinzione nelle proprie capacità di superare qualsiasi ostacolo e di realizzare grandi cose. Da questa ricerca si evince che le persone di successo sono quelle che hanno imparato a usare armoniosamente le proprie menti, quella conscia e quella subconscia, tanto da riuscire a ottenere le cose che desiderano con più rapidità e meno sforzo. Per poterci riuscire anche noi, dobbiamo sapere che cosa fanno queste persone e come funzionano le loro due menti.

In termini informatici, la nostra mente conscia è il programmatore che immette i dati proprio come un operatore informatico: secondo ciò che decide di ammettere al nostro pensiero, dopo averli identificati, confrontati e analizzati. Si tratta di informazioni ricevute mediante i cinque sensi: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. La nostra mente subconscia è l’hardware del nostro computer, la struttura entro cui opera un’enorme banca dati. Il nostro autoconcetto è il software che determina ciò che produciamo nella vita. Tutto è necessario e interdipendente e tutto ciò che ci accade, è determinato dalla nostra comprensione di questo speciale “linguaggio informatico”, oltre che dalla nostra abilità nell’utilizzarlo.

Tutte le nostre abitudini di pensiero e di azione sono salvate nella nostra mente subconscia la quale memorizza tutte le nostre zone di confort, e dove opera per farci rimanere. Il nostro subconscio ci trascina verso la nostra zona di confort, ogni volta che proviamo qualcosa di nuovo. Appena pensiamo di fare qualcosa di diverso da ciò che siamo abituati a fare, lui ci provoca tensione e disagio. Ma le persone di successo sanno che l’atteggiamento di “adagiarsi sugli allori” è il grande nemico della creatività e delle possibilità future.

Se non siamo disposti ad affrontare delle sensazioni iniziali d’incapacità e inadeguatezza, nella vendita, nel management, nello sport, nelle relazioni personali, resteremo bloccati a un basso livello di rendimento. La nostra maggiore sfida consiste nel riuscire a liberarci dei nostri vecchi modi di pensare e di agire. Ci sono tre leggi che ci aiutano a spiegare perché le cose succedono in un certo modo:

Non è tutto. Come ho già accennato in altri articoli, il nostro cervello non finisce mai di stupirci.

Durante gli anni 50 e 60 in Bulgaria, lo psicologo Georgi Lazanov condusse approfondite ricerche sul processo per cui le persone apprendono e registrano le informazioni. Lazanov s’interessò all’idea che ciascuno di noi, in effetti, è munito di due cervelli: di un emisfero destro e di un emisfero sinistro che svolgono distinte funzioni.

L’emisfero sinistro è il cervello logico, lineare, pratico. Controlla il ragionamento, l’analisi e il calcolo. E’ il lato matematico, verbale, sequenziale, pragmatico e scettico del cervello. Controlla anche il linguaggio e l’elaboratore dei fatti ed è corretto e diretto. E’ la parte “ragionevole” o ingegneristica del cervello.

L’emisfero destro è molto diverso. Pensa in termini di storie e immagini. E’ olistico, nel senso che affronta simultaneamente tutti gli aspetti di un’idea o situazione. È spontaneo, musicale e creativo. E’ il lato artistico, astratto e immaginativo del cervello. Non è un caso che questo concetto sia usato nei corsi di vendita e di marketing. “La logica fa fermare, le emozioni fanno comprare”. “Crea un prodotto, racconta una storia”. Sono queste le frasi usate in quei corsi; quindi, se vogliamo vendere di più, avere più turismo, più sviluppo, dobbiamo raccontare storie: di un piatto tipico, magari, di un luogo, di un evento, insieme a tante immagini emozionali. Un venditore o un esperto in pubblicità sanno benissimo che la vendita e più probabile, quando riesce ad attirare l’attenzione dell’emisfero destro del nostro cervello.

Allora qual è la nostra storia? Ne abbiamo una da raccontare? Se sì, questo è il primo segno distintivo di una persona di successo.

 Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it

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