Il Successo personale

 “Per raggiungere il vero successo, poniti innanzitutto queste quattro domande: perché? Perché no? Perché non io? Perché non ora?”                                   (James Allen)

 Quale miglior tema del successo per iniziare con la giusta grinta il nuovo anno?

Avere successo può essere meno complicato di quanto si possa immaginare. I progetti ambiziosi, i traguardi sfidanti, gli obiettivi elevati hanno qualcosa in comune: possono essere raggiunti applicando alcune regole efficaci. Quali? Vediamole insieme.

Impariamo a rinunciare a gratificazioni immediate, per riceverne poi più grandi e a lungo termine.

Nel 1960 a Stanford, il professor Walter Michel – della Columbia University – condusse una serie di studi di psicologia molto interessante. Durante questi esperimenti Michel e il suo team testarono su diversi bambini la capacità di rimandare una gratificazione immediata, per ottenerne una maggiore dopo un certo tempo. I bambini furono condotti in una stanza e mostrato loro un marshmallow, il classico dolcetto tanto in voga negli Stati Uniti.

A questo punto il ricercatore offriva un accordo ai piccoli, dicendo che avrebbe lasciato la stanza e che, se al suo ritorno non avessero già mangiato il marshmallow, li avrebbe premiati con un secondo marshmallow; se invece non avessero saputo resistere alla tentazione, e avessero mangiato il primo marshmallow, non avrebbero ricevuto il secondo. La scelta era molto semplice: un dolce subito o due dolci dopo. Michel, quindi, li lasciò soli nella stanza per 15 minuti.

Come c’era da aspettarsi, alcuni bambini mangiarono subito il marshmallow, mentre altri furono in grado di aspettare. Ma la cosa interessante avvenne anni dopo. I ricercatori, infatti, seguirono i bambini per più di 40 anni. Ovviamente quei bambini divennero adulti, e questo non sorprende, ma la cosa interessante fu che, quelli che resisterono alla tentazione del dolcetto, per averne due più tardi, avevano raggiunto livelli più alti di successo in vari campi: all’università, nella professione, nel sociale ecc.

In buona sostanza, il professor Mischel e il suo team hanno dimostrato come la capacità di rinunciare a gratificazioni immediate, per riceverne più grandi e a lungo termine, sia un’abilità fondamentale per il successo nella vita.

A pensarci bene il ragionamento non fa una piega. È come dire che, se vogliamo perdere peso, dobbiamo evitare il piccolo piacere immediato di mangiare quella sfogliatella di cui siamo golosi, per avere poi la grande soddisfazione di sentirci bene e in forma; ma questo non arriva subito, ci vuole un po’ di tempo.

In altre parole, se vogliamo avere successo nel lavoro, dobbiamo evitare il “piacere” di smontare alle cinque in punto, per andare a prendere l’aperitivo con gli amici.

Si potrebbero fare altri mille esempi, il ragionamento funziona in tutti i casi.

 Sviluppiamo la determinazione. La psicologa Angela Lee Duckworh – dell’Università di Pennsylvania – con il suo gruppo di ricerca ha trascorso anni a studiare adulti e bambini, in diverse situazioni, chiedendosi quale fosse l’elemento determinante in chi raggiungeva i propri obiettivi.

Lo studio è stato condotto in ambiti molto diversi tra loro, dalla scuola militare alle gare di spelling, dagli studenti universitari ai venditori e in tutti questi gruppi è emerso un dato comune: che la determinazione è essenziale per raggiungere i propri obiettivi.

Ma cosa s‘intende di preciso con “determinazione”?

Determinazione significa volontà risoluta. Le persone che si possono definire determinate, sono quelle che riescono a fissare con chiarezza un obiettivo a lungo termine e a raggiungerlo, anche in condizioni avverse. Sono persone che hanno resilienza, cioè la capacità di non mollare e di non “spezzarsi” anche quando ricevono dei duri colpi; contrariamente a molti che non ce la fanno e cedono alla prima difficoltà. Allora, per sviluppare in noi la determinazione, dovremmo acquisire più resilienza: maggiore resistenza nelle difficoltà della vita e più forza per rialzarci dopo una “brutta caduta”.

 Adotta una mentalità di crescita. La determinazione è legata a un altro importante fattore: la mentalità di crescita.

Anche in questo caso sono stati condotti seri e approfonditi studi. La professoressa Carol S. Dweck – docente di psicologia all’università di Stanford (u.s.a) – ha scoperto che una mentalità di questo tipo porta vantaggi sotto molti aspetti. Dagli studi della Dweck emerge che le persone possono essere classificate in base all’opinione che hanno delle loro abilità personali. Da una parte, alcune persone pensano che il loro successo provenga da abilità innate; questa è definita una mentalità di stabilità. Pensano che le loro abilità di base, la loro intelligenza, i loro talenti, siano tratti fissi e immutabili. Pensano di averne un tot e basta. Dall’altra parte, altre persone pensano che il loro successo sia basato sul duro lavoro, sull’imparare e far pratica; questa è appunto definita una mentalità di crescita.

I primi, quelli con la mentalità di stabilità, temono l’insuccesso e il fallimento poiché loro stessi si sono dati dei limiti ai propri talenti e abilità. I secondi, invece, quelli con la mentalità di crescita non hanno di questi timori, dato che sanno di poter migliorare attraverso l’apprendimento, il duro lavoro e la perseveranza.

Riassumendo. La mentalità giusta per raggiungere i nostri obiettivi è la mentalità di crescita. E allora, diamo inizio alla nostra crescita da subito, Srivendo su un foglio di carta i nostri obiettivi.

Tutte le cose sono create due volte, la prima avviene nella nostra testa, la seconda nella realtà. Questo pensiero, ripetuto più volte nei miei articoli, seminari e nel mio libro “La cassetta degli Attrezzi” funziona davvero! Il fatto stesso di appuntarsi su un foglio di carta i propri obiettivi, dà inizio alla loro realizzazione poiché abbiamo appena mandato un chiaro messaggio al nostro cervello, il quale comincia ad attrezzarsi affinché noi possiamo realizzarli per davvero.

Provare per Credere.

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it

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