Il conto corrente emozionale

 Tutti sappiamo cosa sia un conto corrente bancario. E’ un mezzo attraverso il quale effettuiamo dei depositi di denaro presso le nostre banche, creando così una riserva da cui possiamo prelevare ogni qualvolta ne abbiamo bisogno. Del conto corrente emozionale, invece, sembra che ognuno ne ignori, di fatto, l’esistenza.

Il conto corrente emozionale non è una romanticheria da romanzo d’appendice, ma è una bella metafora per descrivere la sensazione di sicurezza che si prova nei confronti degli altri, per la quantità di fiducia che si viene a creare nei rapporti umani, quando esso risulta in attivo.

Così come cerchiamo di rimpinguare il nostro conto in banca, altrettanto dovremmo fare sul nostro conto corrente emozionale, depositandovi onestà, cortesia, gentilezza e onore per gli impegni presi. In questo modo ci ritroveremmo con una buona riserva di credibilità e fiducia da cui potervi attingere in ogni momento di necessità. Con un tale livello di affidamento, gli eventuali errori che potremmo commettere, verrebbero subito compensati da quella riserva. La nostra maniera di comunicare potrebbe a volte anche essere incomprensibile, ma gli altri capirebbero ugualmente cosa vogliamo intendere, non si offenderebbero per delle parole o per cose da poco; quando il saldo del conto corrente emozionale è positivo, la comunicazione diventa più facile, scorrevole ed efficace.

Quante volte, nell’ultimo periodo, abbiamo rimproverato un nostro collaboratore, o un familiare, per qualcosa di sbagliato che ha fatto? Non dico che ciò non sia giusto, ma, pensiamoci: quante volte, invece, lo abbiamo apprezzato ed elogiato per tutte le cose buone che egli è riuscito a fare?

Il rischio che corriamo, se il nostro conto corrente emozionale dovesse rimanere per lungo tempo in rosso, è di perdere lentamente quella credibilità e quella fiducia che i nostri collaboratori o i nostri cari ripongono in noi; e allora, proprio nel momento di maggior bisogno, non avremo alcuna riserva da cui prelevare.

Credo, senza tema di smentita, che nessuno di noi abbia in animo di correre tali rischi, né in azienda né in famiglia né nei rapporti umani in generale; quindi, non ci resta che procedere con sollecitudine all’apertura di quest’utile e vantaggiosa linea di credito.

Non vi sono costi da sopportare, è soltanto una questione di “cifra stilistica” ottenibile con un po’ di buona volontà e di buonumore.

Ma vediamo insieme in quanti e quali modi possiamo effettuare i principali versamenti sul nostro conto corrente emozionale.

 

  • Comprendere la persona:

Mettersi nei panni altrui o, come dicono gli indiani d’America, “camminare nei suoi mocassini”.

  • Ascoltare attivamente:

Un ascolto che verrà percepito come sincero interesse nei confronti dell’interlocutore.

  • Essere attenti alle piccole cose:

Una frase gentile, un regalino inaspettato o un complimento sincero e gratificante.

  • Fare ciò che si dice:

Se le persone sanno che ciò che tu hai detto farai, ti riterranno affidabile e degno di stima.

  • Sapere chiedere scusa quando si sbaglia:

Scusarsi con sincerità è il modo migliore per ripianare immediatamente il debito verso il prossimo e far sì che aumenti la sua stima nei nostri confronti.

  • Essere disponibile:

Da non confondere l’essere disponibile con l’essere a disposizione.

  • Dimostrare sincero interesse:

Il deposito più cospicuo si ottiene interessandoci agli altri sinceramente e senza aspettarci niente in cambio.

 

 Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it