Premessa – L’ora dei Lupi
Crea il futuro.
“Il compito principale nella vita di ognuno di noi è dare alla luce sé stesso.”
(Enric Fromm)
Quella del 2020 non è stata la prima crisi economica che il sistema impresa ha affrontato e non sarà l’ultima. Ogni dieci anni circa una nuova sfida globale si è sempre affacciata sul territorio, investendo e scuotendo da cima a fondo le aziende, come la tempesta a ciel’ sereno della quale tutto si sa, ma nessuno si aspetta.
Cos’è cambiato rispetto a ieri? Innanzitutto, l’arco di tempo in cui ciò si verifica e i meccanismi attraverso i quali la struttura portante viene girata, ribaltata, riassestata.
Oggi viviamo nella metropoli del rumore, sovraccaricati da impegni, divisi costantemente fra etica, azione, tecnologia all’avanguardia. I cambiamenti si fanno, di volta in volta, più repentini e radicali, quindi, statisticamente parlando, è lecito affermare che, ad intervalli di quattro o cinque anni, ciascun imprenditore avrà un grosso problema da risolvere.
Ho iniziato a lavorare alla stesura di questo libro durante uno dei periodi più critici per la nostra imprenditoria. L’emergenza legata al coronavirus, il fermo delle aziende imposto dal Governo, la paralisi della comunità, il terrore del contagio, hanno provocato dissesti importanti sia in Italia che nel mondo, modificando le abitudini dei consumatori, con effetti collaterali sull’economia dell’intera nazione.
L’ora dei Lupi è conosciuta come l’ora antelucana per eccellenza. Quella dell’albore che precede la luce chiara del giorno. Che tu sia uomo o donna in carriera, studente o laureato, sognatore o stacanovista, disoccupato, genitore, alla notte della coscienza nessuno sfugge.
Ciò che hai fatto e che non hai fatto, i timori, le ritorsioni, le intemperanze, le mancate azioni della giornata…tornano bruscamente a galla, amplificate in ogni sua parte.
L’ora dei Lupi non è l’ora in cui il mostro cattivo viene a braccarti. Ritengo sia necessaria per comprendere il fine della tua esistenza. A me non sono mancate, le ore dei lupi. Come non sono mancate i crolli emotivi e i rovelli interiori. E se ho deciso di portare avanti questo libro è perché so cosa significa riflettere su chi eri, chi sei e chi dovrai essere domani.
Tutto si consuma nel bosco dove, da secoli, dimorano gli audaci lupi e le ignare prede.
Mentre osservavo la comunità isolarsi e disperarsi attorno a me, durante la quarantena, ho cercato nella scrittura la risposta efficace alle domande che ci tediavano. Il 9 marzo 2020, Conte aveva sigillato l’Italia da nord a sud, e, in poco meno di una settimana, già si parlava di un Paese alla deriva. Molti settori, in apparenza floridi e ben organizzati, iniziarono a scricchiolare. Le scuole furono chiuse, palestre, discoteche, agenzie di viaggio, librerie e bar si ritrovarono all’improvviso esposte allo spauracchio del fallimento. Le lezioni in Dad per gli alunni e lo smart working per i lavoratori ci avevano colti organizzativamente impreparati.
Possibile che in quel lasso breve di tempo i nostri risparmi, le nostre certezze, i sogni e le aspirazioni di una vita fossero crollate di colpa, come se il Covid avesse cancellato la nostra capacità di reazione con un colpo di spugna?
Qualcosa non aveva funzionato.
“Cos’è stato fatto? Cosa non è stato fatto? Perché molti settori sono andati al collasso? Quanti sono gli imprenditori che, nell’ora di profonda meditazione, hanno avuto il coraggio di interrogare la propria coscienza: – Quanta forza di lupo c’è in me? Quanta grinta sto trattenendo? Quanta energia ingoiata, mi impedisce di cogliere il tesoro che è ancora sul fondale della sorgente?
Non sono un “guru” del business, ne intendo propinare ai professionisti dei funnel marketing miracolosi e formule magiche per aumentare il numero dei follower sui social. Sono un imprenditore che ha a cuore la propria azienda, e che ogni giorno si rimbocca le maniche per lavorare sodo e scalare i gradini del mio sogno imprenditoriale. Scriveva Vincent Van Gogh: “La normalità è una strada asfaltata… è comoda da percorrere ma non crescono fiori.”
Se hai fra le mani questo libro, vuol dire che anche tu sei un supereroe ed hai deciso di correre dei grossi rischi per raggiungere degli obiettivi. Possiedi una grande forza di volontà, hai dimostrato che sei più forte delle restrizioni, delle regole ingiuste, dei competitor e dello Stato che, invece di agevolarti, farà sempre di tutto per ostacolarti.
La paralisi del 2020 ci ha insegnato che un evento imprevisto può stravolgere tutti i nostri piani e radicare molte incertezze. Il coronavirus era appena entrato a gamba tesa nelle nostre vite, il lockdown ci aveva chiusi in casa e nessuno sapeva come si sarebbero evoluti gli eventi. Tantissime aziende disorientate davanti a questo scenario e disarmate dalla paura, si sono viste cristallizzate le speranze di un futuro migliore. Abbiamo capito che da lì a poco avremmo dovuto affrontare contemporaneamente tre emergenze:
Emergenza sanitaria, economica e psicologica.
È indubbio che la ripartenza, dopo un lockdown durato tre mesi e conseguenti aperture a singhiozzo certi settori – quali discoteche, palestre, agenzie di viaggio – abbia messo in difficoltà gli imprenditori. Molti si sono trovati spiazzati dai propri limiti, alcuni già esistenti, ma ingigantiti dagli accadimenti recenti, altri venuti a galla senza preavviso.
Lungi dal voler impormi come figura risolutiva a tutti i problemi, il mio intento è quello di esaminare il quadro della situazione e fornirvi delle indicazioni operative chiare.
Sicuramente la specificità di ogni recessione va gestita in modo diverso in base alle problematiche che emergono durante questo periodo.
Complessità, globalizzazione e progresso mettono a dura prova uomini, imprese e istituzioni. I percorsi scolastici vanno in affanno e i giovani, e non solo loro, sono disorientati. Ogni attività lavorativa subisce rapide e profonde trasformazioni, le istituzioni pubbliche non sembrano stare al passo con le nuove esigenze dei cittadini e delle imprese e spesso rappresentano una zavorra nei riguardi di coloro che debbano viceversa favorire, pur nel rispetto delle leggi.
A tutto ciò, per l’appunto, in Italia si aggiunge il governo della cosa pubblica, a tutti i livelli, con normative e regolamenti inutilmente complessi e infarciti di ambiguità, politiche che favoriscono il consenso elettorale piuttosto che l’evoluzione strutturale del Paese e una giustizia spesso inefficace, tardiva e iniqua.
Quali attenzioni una persona deve avere in un cosiffatto scenario? Quali priorità deve porsi un’azienda, per competere efficacemente? Credo che gli aspetti strategici da considerare nella prospettiva dello sviluppo delle risorse umane siano sostanzialmente tre: le conoscenze culturali e professionali, le abilità relazionali e gli atteggiamenti personali. Le motivazioni possono essere così sintetizzate:
Le conoscenze ti faranno bravo e le relazioni grande, ma gli atteggiamenti ti renderanno unico.
Il compito che spetta a ciascun imprenditore o professionista è di grande importanza:
Crea il futuro.
L’Autore