Comprendi, soddisfa ed eccedi le aspettative altrui!
“Raccogliamo sempre ciò che seminiamo”.
In un precedente articolo, abbiamo parlato di persone che vivono nell’”abbastanza” e abbiamo capito che esse, non soltanto sono poco inclini alla comprensione delle altrui aspettative, ma sono concentrate esclusivamente sulle proprie.
Abbiamo compreso anche che, rinunciando a seguire le varie “false piste”, si affinano i propri talenti e si migliora lo scambio, che diventa abbondante con il mondo, sviluppando così una nuova personalità di successo.
Ecco alcuni altri esempi di persone che basano la propria esistenza sul concetto di “abbastanza”:
- Il venditore in ansia di chiudere un contratto, senza sforzarsi di comprendere le vere esigenze del cliente;
- L’impiegato che, difronte a un nuovo progetto del suo titolare, dice: “questo non rientra nelle mie mansioni” (… a meno di un ritocchino allo stipendio).
- Un giovane a un colloquio di assunzione che, prima di capire di quale lavoro si tratti, chiede l’ammontare del salario mensile… ecc.
Questo tipo di atteggiamento, eccessivamente autoprotettivo ed egoistico, porta inevitabilmente all’isolamento, all’invisibilità di cui abbiamo parlato in precedenti articoli. Le persone incuranti delle altrui aspettative, volere o nolere, e paradossalmente, finiscono nei sogni (progetti) degli altri, in veste di semplici esecutori perennemente in ansia di chiudere contratti, di dire che la tal cosa non rientra nelle proprie competenze o di chiedere di quanto sia lo stipendio loro spettante.
Occorre, quindi, un’inversione di tendenza nelle abitudini comportamentali. Quando si dice di “aprirsi al mondo e alla vita” si tratta proprio di questo: “Comprendere, soddisfare ed eccedere le aspettative altrui”, attraverso lo scambio in “abbondanza”: Di cosa ha bisogno il tuo datore di lavoro; di cosa ha bisogno il tuo cliente, il tuo collaboratore, il tuo amico, tuo figlio ecc.
Le aziende di successo guardano le cose con gli occhi del cliente, cercano di interpretarne le necessità e di rendergli la vita più facile; come il buon padre di famiglia e tutte quelle persone che convenzionalmente definiamo “belle”.
Vi sarà mai capitato che qualcuno abbia ecceduto le vostre aspettative? Un’azienda che vi ha fornito qualcosa in più (in oggetti o servizi), rispetto a quanto avevate pattuito; o una persona che disinteressatamente vi abbia fatto un dono o una cortesia inaspettati? Di sicuro la cosa vi ha colpito al punto da divenirne inconsapevolmente loro mezzo di propaganda.
Eccedere le aspettative altrui, dunque, non è una teoria contro-intuitiva ma una vera convenienza per chi la applica. I piccoli gesti di oggi, in favore del prossimo, saranno domani ampiamente ripagati. Così, se sei un’azienda – nei confronti del cliente – la grande giustizia interna del mercato, come quella della vita, ti premierà. E non preoccuparti se, a volte, ti sembrerà di dare più di quello che ricevi, basterà volgere lo sguardo ai tuoi introiti per scoprire che sono magicamente aumentati; e non solo, davanti a te si sono aperti anche nuovi orizzonti, nuove opportunità e, quel che più conta, sei diventato una persona migliore.
Giovanni Matera
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