Come ritrovare la stima di sé stessi

Quante volte ci siamo sentiti inadatti, insufficienti, non all’altezza? Quante volte la voce dentro di noi ha sussurrato: “Non ce la faccio…”? Eppure, in quella voce non c’è verità. C’è solo un racconto. Ed è proprio lì che inizia il nostro cammino verso la stima di sé: nel riscrivere il modo in cui ci raccontiamo la nostra storia.

Il segreto di spostare le immagini. Secondo Raffaele Morelli, uno dei primi passi per ritrovare la fiducia in noi stessi è spostare le immagini. Ma cosa significa davvero?

Significa interrompere il flusso di pensieri automatici che ci trascinano giù e sostituirli con immagini nuove, vive, potenti. Se ci vediamo deboli, confusi, inadeguati… la nostra realtà si modella su quell’immagine. Se invece iniziamo a immaginarci forti, sereni, capaci… la nostra mente inizia a crederci. E dove la mente crede, il corpo e le azioni seguono.

“Non pensare. Immagina.” È il mantra da cui ripartire.

Scopri la tua immagine nascosta. C’è un’immagine dentro di noi che spesso ignoriamo: è la versione autentica di chi siamo, al di là dei giudizi e delle paure. Un’immagine nascosta, sepolta sotto anni di condizionamenti, confronti, delusioni. Scoprirla non significa diventare perfetti, ma tornare a essere interi. Significa abbracciare le nostre ferite, i nostri sogni, le nostre intenzioni più profonde.

Coltiva la tua mente silenziosa. Viviamo in un’epoca rumorosa. Non solo fuori, ma soprattutto dentro. La nostra mente è un dialogo continuo, spesso distruttivo. “Non sei abbastanza.” “Hai sbagliato tutto.” “Non cambierà mai nulla.”

Eppure, sotto tutto questo rumore, c’è una mente silenziosa. Una mente che osserva senza giudicare, che sa aspettare, che accoglie. Coltivare questa dimensione interiore è un gesto di amore profondo verso sé stessi. È lì che nasce l’autostima: nel silenzio che ci riconnette con ciò che siamo, non con ciò che dovremmo essere.

Lasciati guidare dal tuo Daimon. I greci lo chiamavano daimon: una forza interiore, una guida invisibile che ci spinge verso ciò che ci fa fiorire. Non è la voce della ragione, né quella del dovere. È la voce del desiderio autentico, della vocazione, della scintilla unica che ci abita.

Ritrovare stima in sé stessi significa anche affidarsi a quella voce, anche quando il mondo sembra andare in direzione opposta. Ascoltare il nostro daimon significa scegliere la strada che ci fa sentire vivi, non quella più comoda.

Cambia il racconto di te. L’autostima non nasce dai risultati, ma dal racconto che ci siamo fatti di noi stessi. Se ci vediamo come falliti, come eterni indecisi, come errori viventi… agiremo come tali. Ma se cambiamo narrazione – se iniziamo a raccontarci come persone in cammino, che cadono ma si rialzano, che sbagliano ma imparano – allora cambia tutto.

Ogni giorno è un foglio bianco. Ogni scelta, una nuova pagina. Che storia vuoi raccontarti da oggi?

Vietato dire “Non ce la faccio”. Le parole sono semi. Se diciamo “non posso”, stiamo coltivando impotenza. Se diciamo “non ce la farò mai”, stiamo nutrendo la rassegnazione. Eppure, basta cambiare una parola per aprire un mondo.

Non dire “non ce la faccio”, chiediti piuttosto: “Come posso farcela?”

Non dire “non ho scelta”, ma afferma: “Voglio raggiungere quell’obiettivo.”

Le parole hanno il potere di costruire o distruggere. Scegli quelle che costruiscono.

Hai deciso? Il momento della svolta arriva quando decidiamo davvero. Non quando speriamo. Non quando proviamo. Quando decidiamo.

La decisione è un atto di volontà profonda. È dire al mondo – e a noi stessi – che ci meritiamo qualcosa di meglio. Che siamo pronti ad agire. Che non vogliamo più vivere a metà.

Quando si decide, l’universo intero sembra muoversi. Quando si decide, accadono le coincidenze, le intuizioni, le opportunità. Ma tutto parte da lì: una decisione interiore.

Non smettere di sognare. Non possiamo ottenere ciò che non riusciamo a immaginare. Se vuoi una vita diversa, devi iniziare a sognarla. A vederla nei tuoi occhi, a sentirla nel tuo cuore, a respirarla come fosse già presente.

Sognare non è fuggire dalla realtà. È un atto creativo, il primo passo verso il cambiamento.
Se non hai un sogno o una meta, la tua vita verrà scritta da altri. E forse non ti piacerà la trama.

In conclusione. Ritrovare la stima di sé è un atto d’amore. È un viaggio silenzioso ma potente, che parte dall’immaginazione e arriva alla trasformazione. È scegliere di non lamentarsi, ma di ascoltare il proprio daimon. È cambiare il racconto interiore, una parola alla volta. È decidere. E sognare.

Se anche tu senti che è il momento di riscrivere la tua storia, inizia oggi. Sposta le immagini, coltiva il silenzio, e lasciati guidare dalla parte più vera di te.

Non sei sbagliato. Sei solo in divenire.❤️ E questo è il tempo di tornare a splendere.

 

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it

 

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