Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre avuto. 

Oramai si è capito, non si tratta solo di crisi ma di un grande e radicale processo di cambiamento.  

Le nuove forze in campo stanno sconvolgendo le regole della gestione aziendale classica e, frequentemente, anche le imprese più attente all’evoluzione dei mercati e del contesto competitivo si trovano a fronteggiare la necessità del cambiamento. Il problema, in verità, non sta nel decidere se cambiare o no, ma quando farlo. Infatti, se non si coglie il giusto momento per cambiare, si perde il diritto alla crescita. 

Pensiamo un po’ al ciclo di vita di un prodotto, di un’azienda, ma anche della vita di noi esseri umani. Tutti sappiamo che si nasce, si cresce, poi c’è un periodo di maturità e infine s’invecchia… 

Bene, tutto questo immaginiamolo come una grande curva che ha un inizio dolce e poi, grazie alle capacità del soggetto cui si riferisce e, perché no, anche a una certa dose di fortuna, corre e sale verso l’alto. Giunto al suo massimo comincia a declinare inesorabilmente. 

Ora si tratta di capire che cosa fare per evitare che un’azienda, una volta raggiunto l’apice della propria curva, inizi la fase del declino. 

Il segreto della crescita nel tempo consiste nell’attivare lo sviluppo di una nuova curva prima che la precedente intraprenda la sua discesa. In genere avviene il contrario. La stragrande maggioranza delle aziende (come le persone private) decide di cambiare quando si accorge che la propria curva è entrata ormai nella fase discendente. A volte, questo insidioso fenomeno, arriva a sorpresa (per così dire) poiché le aziende colpite si sono basate sui consuntivi degli anni passati i quali, per definizione, non possono fornire alcuna visione prospettica dell’andamento economico-finanziario aziendale. Ciò fa sì che tali aziende si accorgano con molto ritardo della cattiva piega presa dalla propria curva, la quale ha cominciato anche a indebolire le possibilità di progettarne una nuova. 

Prevenire è meglio che curare”, dice l’antico proverbio. È molto più fattibile e conveniente lanciare un nuovo prodotto (o iniziativa), quando il “vecchio” è ancora in cima al mercato: si hanno più tempo e disponibilità economica per creare una nuova curva di successo come la precedente. 

Vi sono aziende che lanciano sempre nuovi prodotti, nonostante ne abbiano già altri di successo sul mercato. In questo modo “distruggono” il proprio vantaggio competitivo, prima che possa farlo la concorrenza. Ciò consente di mantenere sempre la famosa curva al top, di conservare il primato nel proprio settore e di ottenere solidi e costanti tassi di crescita. 

Un cambiamento organizzativo efficace parte dalla necessità di introdurre un nuovo paradigma in grado di generare un modo inedito di pensare, percepire, credere e agire, che liberi nuova energia. Nel XXI secolo il passaggio su una nuova curva di crescita costituirà la principale decisione strategica in cui si decide il futuro dell’impresa. 

Esiste almeno un momento, nella storia di ogni azienda, in cui è necessario affrontare drammatici cambiamenti per raggiungere un livello più elevato di performance. Allora si rendono indispensabili alcuni fattori principali come gli Intangibili (o indicatori precoci), che offrono suggerimenti e dati previsionali sul futuro dell’azienda e l’uscita dalla zona di confort, che consente l’ardire di una nuova avventura imprenditoriale. 

A onore della verità, va detto che non tutti i cambiamenti siano risolutivi, ma se facciamo quello che abbiamo sempre fatto, otterremo quello che abbiamo sempre avuto. 

In altre parole: Cambiare è difficile. Non cambiare può essere letale!