“BRAVO, GRAZIE, SCUSA’’
LE TRE PAROLE MAGICHE PER RENDERE MIGLIORI RELAZIONI E COMUNICAZIONE. INCONTRO FORMATIVO A LATERZA CON GIUSEPPE SALVATO
E’ un sabato pomeriggio uggioso di inizio dicembre.
Una fitta nebbia sovrasta la gravina di Laterza, cittadina della provincia di Taranto.
Sulla sommità di uno dei canyon più grandi d’Europa, oggi meta di escursioni e anticamente fonte di approvvigionamento per i pastori, un neon illumina una piccola stanza.
E’ il centro visite della LIPU. Al suo interno, un gruppetto di persone sfida la cosiddetta “controra’’, il momento della giornata tutto pugliese successivo al pranzo, in cui molti si dedicano alla pennichella e in cui è quasi un azzardo uscire per le strade semi deserte.
Questo gruppo di ragazze e ragazzi, donne e uomini, sta “affilando la lama’’.
Ma non si tratta di quella che comunemente conosciamo, bensì di quella interiore, fatta di conoscenza, in grado di fendere le sfide di domani e di offrire un vantaggio competitivo.
Questo gruppetto di persone sta facendo formazione.
Oltre la scrivania, c’è un volto noto ai laertini e a chi è solito prendere parte a questi incontri: Giovanni Matera, ex leader della Matera Arredamenti, ora in pensione, dedito a una delle sue grandi passioni: proprio la formazione.
Non è certo il primo incontro di questo tipo che fa.
Sono trascorsi almeno dieci anni dalle prime giornate formative dedicate a imprenditori, dipendenti, casalinghe, studenti, persone in cerca di occupazione.
Sì, perché la tipologia di formazione che Giovanni porta avanti, prima che aziendale, è umana e accessibile a tutti, così come i suoi libri: “La Cassetta degli Attrezzi’’ e “L’Umana Impresa’’.
Accanto a lui, un uomo in giacca e cravatta, si rivolge in maniera gentile ai partecipanti.
E’ Giuseppe Salvato. Si occupa di formazione per piccole e medie imprese.
Non ha un ufficio, se non quello dei suoi clienti, spiega nella sua presentazione.
Si definisce <<un catalizzatore delle risorse per nuove idee>>.
Da giovane non voleva fare il commercialista, né il docente. Ha fatto entrambi.
Ma ecco spuntare una parola che fa quasi sobbalzare i presenti: virus.
Le cicatrici che il Covid ha lasciato fanno ancora male. Ma stavolta non si fa riferimento a quei virus.
“Qui dove vivo non ci sono opportunità’’: questo è il parassita di cui si parla, che parte da un luogo comune, sino a tramutarsi in una scusa.
<<Vacciniamoci! – esclama Salvato – le aziende non crescono perché non crescono le persone, oggi prive di entusiasmo e di idee>>.
L’investimento più redditizio per il cambiamento? <<Utilizzare di più nel nostro vocabolario “Bravo, Grazie, Scusa’’: tre parole magiche in grado di produrre un effetto immediato e simultaneo in chi le pronuncia e in chi le riceve, rendendo la comunicazione più efficace e migliorando la relazione>>.
<<Come possiamo essere migliori? – chiede Salvato – semplice: rispettiamo gli altri, evitiamo critiche, trattiamo gli altri come sperano di essere trattati, sviluppiamo le relazioni allenando l’empatia, siamo autentici e integri senza compiacere, siamo umili e curiosi di imparare, non prendiamoci troppo sul serio, perdoniamo. Anche noi stessi.
Piuttosto che dimostrare agli altri la tua bravura, sfida te stesso seguendo questi suggerimenti. Sei capace? Rendi capaci anche gli altri intorno a te>>.
Prima di concludere, Salvato lancia una frecciatina ai più “anziani’’, a chi dispensa consigli basati sull’esperienza di vita e lavorativa.
<<L’esperienza a volte uccide il futuro. Le ricette si somigliano, ma le passioni appartengono a ciascuno di noi>>.
Sono quasi le 17.
Il buio è ormai calato.
Fuori, ma non dentro l’animo di chi crede in ciò che fa e ha ben chiare le proprie mete.
La formazione serve a questo.
A vedere i propri orizzonti, anche quando la nebbia di dicembre sembra avvolgere tutto.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.giovannimatera.it