🔴Benvenuti nel Marketing 3.0
“E’ possibile essere un’impresa imperniata sui valori umani e, nello stesso tempo, profittevole?”
Nel tempo, il marketing ha attraversato tre fondamentali fasi di sviluppo. Ancora oggi molti di coloro che se ne occupano sono fermi alla Fase 1.0. Numerosi sono anche quelli statici nella Fase 2.0. Pochi, invece, sono gli audaci che vanno evolvendosi nella Fase 3.0. Saranno questi ultimi a cogliere le opportunità più promettenti.
In passato, quando la tecnologia disponibile consisteva solo di macchinari industriali, il compito del marketing era di vendere i prodotti delle fabbriche a chiunque fosse disposto ad acquistarli.
Nelle loro caratteristiche, i prodotti erano piuttosto essenziali e intesi a servire un mercato di massa. La Ford modello T, la prima auto prodotta in grande serie, è un caso esemplare di questa strategia, della quale emblematica resta la famosa affermazione attribuita a Henry Ford: “I clienti possono acquistare l’auto in qualsiasi colore, purché sia nero”. Era l’epoca del Marketing 1.0, quella focalizzata sul prodotto.
Il Marketing 2.0 è nato nell’attuale era dell’informazione, quella imperniata sulle tecnologie informatiche. Il compito del marketing non è più così semplice. Oggi i consumatori sono ben informati e possono facilmente mettere a confronto le varie offerte. Il valore del prodotto è definito dal pubblico, il quale ha preferenze molto diversificate. Così chi si occupa di marketing, deve segmentare il mercato e sviluppare prodotti di qualità superiore, destinati a specifici clienti-(“obiettivo”).
La maggior parte delle imprese ha fatto propria la regola aurea secondo la quale al centro di ogni suo interesse e cura vi è , e i consumatori accolgono con soddisfazione le attenzioni riservate alle loro esigenze e desideri: il marketing fa di tutto per conquistarli e loro hanno a disposizione una vasta gamma di scelte, come mai prima d’ora. Purtroppo quest’approccio, che pone il consumatore al centro di tutto, dà implicitamente per scontato che egli sia il bersaglio passivo del marketing: il Marketing 2.0, appunto, calibrato esclusivamente sul cliente.
Non diversamente anche il Marketing 3.0 si propone di soddisfare ovviamente il consumatore, ma con una sostanziale differenza. Le imprese che lo applicano possiedono anche missioni, visioni e valori volti a dare un contributo al mondo. In altre parole, vogliono anche fornire soluzioni ai problemi della società. Il Marketing 3.0 eleva il concetto di iniziativa alla sfera delle aspirazioni, dei valori e dello spirito (l’anima) dell’umanità. Il Marketing 3.0 si basa sull’assunto che i consumatori siano innanzitutto esseri umani, nel senso più pieno del termine, e che ogni loro esigenza e speranza debba essere presa in debita considerazione; dunque, il Marketing 3.0 si basa essenzialmente sulla comunicazione emotiva.
Il comportamento e i valori delle imprese sono sempre più sotto lo sguardo vigile dell’opinione pubblica. Ciò fa si che i che consumatori possano scambiarsi con grande facilità opinioni su di esse, sui vari marchi e prodotti e discutere delle proprie performance funzionali e sociali. La nuova generazione di consumatori è molto più attenta alle problematiche di natura sociale e, di conseguenza, per le imprese è giunta l’ora di cambiare, abbandonando il più rapidamente possibile le prassi obsolete e apparentemente confortevoli del Marketing 1.0 e 2.0, per evolversi nel mondo del Marketing 3.0.
Giovanni Matera
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