Prefazione di: Daniele Giancane
poeta, scrittore e saggista, già professore all’Università Aldo Moro di Bari.
Azienda e Nuovo Umanesimo: lo straordinario itinerario di Giovanni Matera.
Forse non si è riflettuto mai abbastanza a quanto-in termini di ‘umanizzazione’- abbia prodotto l’impresa sul popolo italiano (e generalmente occidentale). Ci si è soffermati quasi sempre sull’esperienza inimitabile di Olivetti, ma sovente si è guardato all’imprenditoria in termini critici: di sfruttamento delle risorse umane, di alienazione del lavoro, perfino di ‘disumanizzazione’.
L’umana impresa’ di Giovanni Matera ci mette però davanti ad un imprenditore (certo, non l’unico, spesso si sente di imprenditori illuminati) che-operando per di più nel profondo Sud-considera l’impresa un luogo di formazione e certo non soltanto professionale, ma più squisitamente umana. Più che un semplice lavoro o un impegno da svolgere nel miglior modo possibile, una sorta di itinerario di dialogo e di confronto con sé stessi e col mondo. Direi quasi una ‘via’ filosofica e psicologica.
Giovanni Matera ha intuito una verità di fondo: che il tempo del lavoro può essere il tempo della crescita individuale e collettiva (Io stesso mi interessai diversi anni or sono al ‘teatro d’impresa’). Immergendosi nella lettura di una vasta bibliografia (dallo stimolo della creatività alle tecniche del lavoro di gruppo, dal braimstorming allo sviluppo delle capacità) Matera costruisce se stesso come imprenditore davvero illuminato. Una sorta di guida per coloro che lavorano nella sua intrapresa (un emporio di mobili).
E così troverete in questo libro una serie di argomenti entusiasmanti: dal quasi ‘zen’ ama te stesso all’invito a non scendere a compromessi; dalla necessaria capacità di osare agli obiettivi come carburante; dal potere delle idee contro-intuitive all’uso equilibrato delle emozioni; dai ‘sette peccati capitali del Marketing’ (non avere un’offerta di valore, non sapere nulla del cliente, presumere di sapere, rimanere vecchi dentro, mantenere basso il volume, non misurare, essere noiosamente standard) al saper conservare i clienti.
Giovanni Matera, attraverso citazioni, storie, testi di poesia, ci fa immaginare un futuro ‘avvincente e stimolante’, in cui i giovani potranno trovare entusiasmante lavorare in un’impresa, se incontreranno imprenditori di lunga visione: coltivare i propri sogni, ad esempio, può sembrare una massima abbastanza obsoleta oggidì, ma convintamente portata innanzi da un imprenditore diventa rivoluzionaria.
Per riuscire nel proprio lavoro occorre avere sogni. L’importante-per la guida di un’impresa-è non sminuire il potenziale dei dipendenti, ma anzi valorizzarlo in ogni modo. E’ un discorso anche meridionalistico, questo di Giovanni Matera (con una diversa strutturazione del lavoro d’impresa i giovani non saranno più costretti ad emigrare), ma anche scolastico, giacché l’Autore rimprovera giustamente alla scuola di non fare spazio alla cultura d’impresa.
Come si vede, sono tutti temi di grande rilevanza, ciascuno dei quali meriterebbe un approfondimento, cosa che non è possibile affrontare in una breve prefazione. E’ certo che ‘L’Umana Impresa’ è un testo tutto da leggere e meditare e che ogni imprenditore (ma non solo) dovrebbe tenere sul comodino come una sorta di Bibbia, alla quale attingere quotidianamente.
Ed è assodato che questo intellettuale del Sud (perché Matera è certamente un intellettuale, non un semplice imprenditore) lancia un messaggio forte (ed anche un monito) alla società del nostro tempo. Un messaggio, alla fine, ottimistico, che cattura il lettore, perché c’è un desiderio (ed anzi una certezza) di rinnovamento e di umanizzazione che ci scaldano il cuore.
Daniele Giancane
poeta, scrittore e saggista, già professore all’Università Aldo Moro di Bari.