Il volo del calabrone e il fattore x
Questo è un invito a riflettere sul significato di quello che gli esperti chiamano il fattore x, che determina spesso il successo o l’insuccesso di un’organizzazione. L’essenza del fattore x è indicata in uno studio condotto negli Stati Uniti. Un folto gruppo di tecnici della Nasa esperti in aerodinamica, studiosi degli effetti della galleria del vento e valenti conoscitori di organizzazione aziendale è stato messo all’opera per scoprire in base a quale legge della fisica il calabrone riesce a volare.
E’ dimostrato da precise regole della fisica e della scienza dell’aerodinamica che, stabiliti i parametri relativi alla massa del corpo, alla costituzione del pelo, alla resistenza all’aria, al peso totale, alla superficie e allo spessore in micron delle ali, il calabrone non può scientificamente volare.
Eppure vola, si sposta, gira, migra e spazia in maniera autonoma. Si è notato, inoltre, che a digiuno vola addirittura meglio, anche se, sempre secondo gli esperti, a stomaco vuoto le energie sono insufficienti per il decollo. Eppure il calabrone decolla, vola e va.
Ebbene, tale ricerca ha trovato una risposta dopo anni di studi su questo miracolo della natura: il calabrone, da un punto di vista scientifico, sarebbe destinato a una totale immobilità e quindi all’estinzione della specie. Ma non potendo e non volendo accettare questa idea è “costretto” a volare sfidando le più severe leggi della fisica. Pertanto, si è arrivati alla conclusione che il calabrone vola perché non può farne a meno. La forza che gli consente di sfidare le leggi della fisica è il cosiddetto fattore x, e cioè un qualcosa di sconosciuto agli scienziati ma fattore di successo per gli esperti di organizzazione aziendale.
E’ la forza che esprime l’organizzazione, quando vengono stimolati i recettori non solo riguardanti i segnali di pericolo o di minaccia, ma anche quelli dei sentimenti e dei valori più nobili, quali la dignità, la stima e perché no, l’orgoglio.
Il mio invito è proprio quello di riflettere su questo studio americano, sul significato del fattore x perché sarà vera la situazione attuale, che sembra destinata secondo alcuni a un immobilismo degenerativo, ma è anche vero che siamo riusciti a fare qualche volo di ricognizione e a capire che il potenziale del fattore x nelle nostre aziende è tale da consentire non solo di volare, ma di rappresentare un esempio degli effetti di questo fattore x.
E allora, dopo l’invito alla riflessione, sarebbe utile che tutti noi, come il calabrone, cominciassimo a stimolare quei recettori, da troppo tempo assopiti, se non addirittura repressi, e a ritrovare quei nobili valori di dignità, di autostima, di fiducia in se stessi e di orgoglio che spettano a chiunque in questo momento abbia deciso, e sottolineo deciso, di non fare un passo indietro e di spiccare il volo.
Le nostre aziende non possono e non devono estinguersi. Le nostre aziende sono meritevoli di una dimensione quantitativa e qualitativa più ampia e consistente.
Dunque, abbiamo un grosso ma interessante lavoro da fare: Volare!
Giovanni Matera
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