Il Marketing contemporaneo
I guerrieri vittoriosi prima vincono e poi vanno in guerra, mentre i guerrieri sconfitti prima vanno in guerra e poi cercano di vincere. (Sun Tzu).
In un’era in cui la strategia è fondamentale, non si può piacere a tutti: l’indifferenza è il nemico. Ricordate: a tavola si preferisce il vino rosso o il vino bianco; raramente il rosé. Prendere una posizione è necessario. Vediamo insieme alcune strategie del marketing “Contemporaneo”.
Strategia. Dove vogliamo andare? Cosa vogliamo ottenere? Per capirlo dobbiamo definire i nostri obiettivi, colmando di azioni vincenti quel vuoto che esiste tra la nostra scena attuale e la nostra scena ideale. Colmando di azioni vincenti la distanza che separa i risultati che otteniamo oggi dai risultati che vorremmo ottenere.
Tu conosci la scena ideale della tua azienda? Te la sei mai prefigurata? Il marketing è un viaggio verso luoghi pazzeschi, non possiamo perdere tempo. Dobbiamo sapere, dove andare. Una volta definito ciò che vogliamo ottenere (l’Avere), cerchiamo di capire chi siamo oggi (Idee), prima di scoprire le Azioni che dovremmo mettere in campo, il Fare. Conoscersi è fondamentale per passare all’azione.
Target? No. Persone? Sì. “Il marketing consiste nell’individuare e nel soddisfare i bisogni umani e sociali” (Philip Kotler). Il tuo cliente ti sta chiedendo di cosa ha bisogno ogni giorno. Basterebbe che ti mettessi in modalità di ascolto: un ascolto attraverso il quale fare indagini di mercato profondissime e puntuali.
Questo è il futuro delle aziende, questo è il futuro del marketing: tenere vicino il cliente, ascoltarlo e assorbire le sue esigenze, modellare l’azienda in funzione dei bisogni reali.
Posizionamento. Sta arrivando l’inverno e devo fare il cambio gomme. A chi stai pensando di portare la tua auto? Quel gommista cui hai pensato ha un buon posizionamento, e molte persone come te stanno pensando a lui quando si parla di cambio gomme.
Da varie ricerche di neuromarketing, si dice che il nostro cervello, lavorando sempre per semplificazione, identifica un massimo di tre brand per ogni mercato o categoria di prodotto. Allora dove dovrebbe stare il nostro?
Se siamo delle PMI e non abbiamo la potenza di fuoco delle grandi aziende, cosa ci conviene fare? Semplice: cambiamo categoria o meglio ancora creiamo la nostra categoria e prendiamo possesso di quel gradino più alto del podio.
Il budget. La semplicità con cui possiamo postare un contenuto online oggi è cosa evidente a tutti, e questo porta la maggior parte delle persone a credere che seguire un’azienda e fare comunicazione non presuppone capacità approfondite, tecniche e specialistiche.
Tutt’altro invece, se non abbiamo ben pianificato il budget necessario secondo i nostri obiettivi che vogliamo raggiungere, ogni sforzo e ogni risorsa di tempo o di persone che impiegheremo per il marketing della nostra azienda, saranno depotenziati dal mancato apporto di un investimento adeguato.
Leadership. La conoscenza rende liberi, dicevano i sofisti. Ma senza scomodare qualcuno di così alto valore e spessore filosofico, ora parliamo della conoscenza e di come il marketing ti permette di avere il controllo ed essere tu la causa (non l’effetto) dei risultati delle tue attività imprenditoriali.
Controllo è la capacità di fermare, modificare e avviare un’azione. Come puoi avere la capacità di fermare, per esempio, una campagna che non performa? Come puoi avere cognizione di come modificarla per raggiungere il risultato che ti sei prefisso? Come puoi avere il potere di riavviarla e non avere sorprese? Lo puoi fare aumentando la tua conoscenza sul marketing e su tutti “i suoi derivati”. L’imprenditore deve formarsi continuamente, il suo ruolo è quello di innovare e creare espansione per la sua azienda.
Gli obiettivi, o goal. Navigare nel mare turbolento del marketing e del business, senza una chiara destinazione, è come salpare senza bussola. L’era digitale ha trasformato il marketing in un campo dinamico e in continua evoluzione. In questo contesto, la capacità di monitorare gli obiettivi in tempo reale diventa cruciale.
La visione: il tuo “Perché”. Le persone non comprano cosa fai, né come lo fai, le persone comprano perché lo fai. La visione, nel marketing, viene identificata come l’insieme degli obiettivi e dei valori che il brand vuole perseguire nel medio e lungo periodo. Una musa che ci ispira, un faro che ci guida o, come dico spesso agli imprenditori durante i miei corsi formativi, il motivo per cui ti svegli la mattina.
Proposta unica di valore. È quella dichiarazione o promessa che distingue un’azienda, un prodotto o un servizio da tutti gli altri sul mercato. È quel motivo per cui il cliente dovrebbe scegliere te e non un altro. Va oltre le semplici caratteristiche del prodotto: è l’essenza stessa di ciò che offri, presentato in modo irresistibile e memorabile.
Le persone non acquistano prodotti, acquistano esperienze.
Human to Human vuol dire: riconoscere la centralità delle persone all’interno del business. La filosofia ci insegna che l’uomo è un essere sociale, che trova il suo sviluppo e la sua realizzazione nella relazione con gli altri. In questo contesto, il business può essere visto come un’estensione delle relazioni umane, non più una fredda macchina di produzione di profitto, ma un tessuto vivente di relazioni umane, aspirazioni e valori condivisi. Questo è il fondamento della teoria “Human to Human” nel marketing contemporaneo.
In conclusione, l’era del marketing contemporaneo abbraccia una prospettiva filosofica profonda: il business non è separato dall’esperienza umana, ma ne è una parte integrante.
Giovanni Matera
Per consultare altri miei articoli:
www.giovannimatera.it