Vuoi realmente fare l’imprenditore?

 Il lavoro di squadra è la capacità di lavorare insieme verso una visione comune. La capacità di dirigere la realizzazione individuale verso degli obiettivi organizzati. È il carburante che permette a persone comuni di raggiungere risultati non comuni.

(Andrew Carnegie).

 Spesso mi capita di parlare con imprenditori che sono eccessivamente preoccupati dei loro concorrenti ma sbagliano nell’affrontare la questione, oppure se ne fregano pensando che: “Tanto il mio prodotto è il migliore, nessuno comprerà mai dagli altri”.

Sbagliano in entrambi i casi. È sbagliato avere questo tipo di ansia, perché distoglie da cose più importanti che riguardano l’azienda. Ma comunque bisogna prestare attenzione alla concorrenza ogni giorno: osservandola, analizzando i loro prodotti e servizi; capire cosa fa e comprendere come si comporta con i clienti.

Con questo non voglio dire che bisogna studiarla e copiarla, facendo esattamente le sue stesse cose; anzi, questo sarebbe l’errore più grande che si possa commettere. La chiave del successo sta nel distinguersi sempre.

L’obiettivo, quindi, non è copiare ma fare talmente bene da essere imitato.

Per raggiungere tale scopo devi arrivare ai tuoi clienti in maniera molto forte. Una condizione diffusa in Italia è che molte aziende stanno in piedi grazie al passaparola spontaneo e dai clienti ereditati nel corso degli anni. Ma sono anche le stesse aziende che crollano alla prima crisi di fronte ad Amazon o a qualsiasi competitor che, con un minimo di marketing, si porta via tutti i clienti.

Ma c’è un’altra malattia che può contagiarti, e spero non lo abbia già fatto: non voler diventare imprenditore.

Se pensassi che il marketing non sia affar tuo, perché ti occupi di altro, e decidessi di delegare la ricerca di clienti a esterni, significherebbe che non vuoi realmente fare l’imprenditore.

 L’imprenditore è un esperto di marketing, che sa leggere un bilancio. Per dirla in modo più chiaro: sa interpretare tutti i numeri della sua azienda e sulla base di questi prende tutte le decisioni, partendo proprio dalle scelte del marketing. Il resto conta poco.

Vuoi diventare davvero bravo a fare le cose? Trova dei collaboratori validi e formali, mentre ti dedichi al tuo vero lavoro. Perché è sbagliato pensare che, essendo tua l’azienda, tu debba fare tutto.

Essere imprenditori non è un obbligo né una prescrizione. Ma dacché hai deciso di intraprendere questa direzione, sai a cosa rinunciare e quali sono i passi da compiere per diventare ricco.

Ovviamente il processo non è immediato. Credo di sapere fin troppo bene cosa significhi formare una squadra di collaboratori in linea con la propria impresa e pronti a lavorare su obiettivi comuni. Ci vuole tempo, ma è possibile. Anzi è necessario, se anche tu intendi trasformare una piccola attività, in una vera azienda.

Ciò che conta, però, è che dovresti sapere prima cosa vuoi e dove arrivare, altrimenti non andrai da nessuna parte. E questo vale per chiunque nella vita. Pertanto, è bene ribadirti che il marketing sarà sempre l’espressione del tuo posizionamento, che non può essere delegato ad alcun web agency o consulente, ma solo a te stesso.

Il posizionamento strategico è compito esclusivo dell’imprenditore; e se non ci hai ancora pensato, hai un problema. Perciò, segnalo immediatamente nella tua agenda come primo punto.

Giovanni Matera

Per consultare altri miei articoli:

www.giovannimatera.it

 

 

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